KAOUENN  "Mirages"
   (2021 )

A cinque anni dall’esordio, ritorna Kaouenn, con la sua mistura elettronica di world music e approccio krautrock. Marchigiano ma ormai stabile a Nizza, Nicola Amici (in arte Kaouenn) incanala le sue influenze nell’ottimo album “Mirages”, che esce per ben 4 etichette unite, due francesi (Atypeek Musik e Ph37 SoundLab) e due italiane (Bloody Sound Fucktory e Beautiful Losers). Il trip è servito: in “Psychic nomad”, un loop di sassofono balla su un tappeto di percussioni jungle. Non è quindi un caso che la successiva traccia si chiami “Immaterial jungle”; è evidente l’elemento evocativo della natura selvaggia come simulacro dell’introspezione psichedelica, e anche il videoclip, ambientato in un bosco dal cielo lilla, ne sottolinea l’intenzione. Nell’elettronica compare spesso e volentieri la chitarra elettrica: Nicola è polistrumentista, e qui oltre a programmare ha suonato tastiere, chitarra, basso, sassofono, la voce di “Into a ring of fire” e lo xaphoon, un particolare fiato di bambù. Con “Reachin’ the stars” i battiti e il basso acido si fanno più aggressivi, in un viaggio distorto, piovoso e denso. Con “Mirage noir” leggiamo il nome di uno degli ospiti: Above the Trees. La sua chitarra è fredda e seria, affiancata da loop surreali. Con “Indina” il mood sembra invocare la concentrazione, con un crescendo dinamico e suoni cupi. “Flood of light” procede stancamente sul beat elettronico, come un’osservazione dell’atmosfera distaccata da sé. Infine in “K2”, concludiamo col contributo della seconda ospite, Sara Ardizzoni (Massimo Volume, Dagger Both), per un’ultima tappa che inizia con sibili acuti e fondi ventosi, per prorompere poi in un ritmo incalzante dove i colori si mescolano sempre su toni scuri. Il tutto è coinvolgente e algido allo stesso tempo. Buon trip! (Gilberto Ongaro)