BONNIE TYLER  "Between the earth and the stars"
   (2019 )

Nel 1983 Bonnie Tyler divenne una stella internazionale grazie a “Total Eclipse of the Heart”, splendida ballata rock scritta e prodotta da Jim Steinman, che avvolgeva perfettamente la sua voce con atmosfere drammatiche e un po’ barocche. Da allora in poi Bonnie, pur non riuscendo mai a replicare un successo altrettanto eclatante, ha proseguito la sua carriera incidendo una lunga serie di album e mantenendo un buon livello di notorietà, anche grazie ad una intensa attività dal vivo.

La pubblicazione di un suo nuovo lavoro è certamente un evento, per i suoi ancora numerosi fans e per tutti i nostalgici degli anni ’80. “Between the Earth and the Stars” suona subito come un ritorno di buon livello, grazie anche alla produzione di un veterano come David MacKay, già al fianco della Tyler per i primi lavori, e ad una serie di partecipazioni e duetti di artisti di pregio, su tutti Rod Stewart, Cliff Richard e Francis Rossi degli Status Quo.

Colpisce innanzitutto l’assenza di cover di brani famosi, a sottolineare la voglia di non puntare solo sull’effetto nostalgia, ma di proporre invece qualcosa di nuovo; le canzoni sono mediamente di buona fattura, con qualche bella sorpresa, come il pop rock attuale (e convincente) del brano di apertura “Hold On” e di “Let’s Go Crazy Tonight”, la rockeggiante “Move” e i godibili duetti (il migliore è “Taking Control” con Cliff Richard, mentre risultano più prevedibili gli altri due).

Ad abbassare un po’ la media sono un paio di ballate, non sempre molto ispirate (delude il melenso brano scritto da Barry Gibb) ed altri brani che forse avrebbero potuto essere valorizzati da arrangiamenti più attuali e coraggiosi (vedi il blues troppo ripulito di “Slow Walk”).

Resta la voce rocciosa di Bonnie, espressiva e inconfondibile, che riesce a dare vita e identità a canzoni non sempre memorabili. Per questo motivo, e per l’impegno e l’onestà della realizzazione, questo nuovo album non delude le aspettative. (Andrea Maggiore)