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news - rassegna stampa

06/03/2014   MANLIO SGALAMBRO
  E' morto il grande filosofo, collaboratore di Battiato, Mannoia e Pollina

E’ morto a Catania questa mattina Manlio Sgalambro, noto filosofo di scuola nichilista che ha raggiunto la fama popolare come scrittore di molti testi per Franco Battiato negli ultimi venti anni. Sgalambro avrebbe compiuto 90 anni quest’anno essendo nato nel 1924 a Lentini, in provincia di Siracusa. In realtà non si laurea filosofo, ma giurisprudente; la filosofia la coltivava da solo, e il mistero di come sia riuscito a diventare uno dei grandi autori e pensatori è stato spesso oggetto del contendere anche da parte dello stesso Sgalambro, che non riusciva a spiegarsi il motivo del suo successo in campo filosofico. I suoi libri sono tradotti anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo. La sua carriera di autore di testi per i brani di Franco Battiato inizia ufficialmente nel 1994, dopo un incontro casuale con il cantautore siciliano: assieme compongono tutti gli ultimi album di inediti di Battiato come ''L’ombrello e la macchina da cucire'', ''L’imboscata'', ''Gommalacca'', ''Ferro battuto'', ''Dieci stratagemmi'', ''Il vuoto'', ''Apriti Sesamo''. Sua la firma di co-autore di uno dei capolavori di Franco Battiato, ''La Cura''. Ma non solo con Franco Battiato si è prodigato in scrittura di testi: Manlio Sgalambro ha collaborato anche con Alice, Fiorella Mannoia, Carmen Consoli e Milva in qualità di autore, e prestando la sua voce nell'opera ''L'ultimo volo'' del conterraneo Pippo Pollina (n.d.r.). Si fa strada come inusuale cantante pubblicando anche un singolo: una divertita cover di ''Me Gustas Tu'' di Manu Chao. Per spiegare la sua scelta così crossover da filosofo nichilista a gaudente canterino, Manlio Sgalambro precisò così: ''Un alleggerimento che considero doveroso. Dobbiamo sgravare la gente dal peso del vivere, invece che dare pane e brioches. Questa volta, mi sono sgravato anch’io. E poi, la musica leggera ha questo di bello, che in tre minuti si può dire quanto in un libro di 400 pagine o in un’opera completa a teatro''. (Soundsblog)