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17/03/2014   THE STOOGES
  A 64 anni è morto il batterista e fondatore della band Scott Asheton

Il batterista Scott Asheton, che suonò con Iggy & The Stooges dai loro primi giorni di vita nel 1967 fino a ''Ready to Die'' dello scorso anno, è morto nella giornata di sabato a causa di una malattia non meglio specificata. Aveva 64 anni. In una dichiarazione resa alla stampa Iggy Pop dice: ''Scott è stato un grande artista. Non ho mai sentito nessuno suonare la batteria con maggior sentimento. Scott Asheton era come un fratello per me. Lui e Ron hanno lasciato un’enorme impronta sul mondo. Gli Asheton sono sempre stati e continuano a essere la mia seconda famiglia. Il mio pensiero va a sua sorella Kathy, a sua moglie Liz e a sua figlia Leanna, che era la luce dei suoi occhi''. Asheton era nato a Washington ma aveva traslocato ad Ann Arbor, nel Michigan, quando aveva solo 14 anni. Subito dopo aveva iniziato a suonare con il fratello più grande Ron e con il loro amico Dave Alexander. “Non facemmo molta strada”, raccontava lo stesso Scott allo scrittore Brett Callwood nel suo libro ''The Stooges: Head On''. “Ci piaceva l’idea di far parte di una band, avevamo il look di ragazzi che stavano in una band, e passavamo tutto il tempo insieme… Ma fu solo una volta entrato in scena Iggy che diventammo una band a tutti gli effetti”. Con Iggy Pop alla guida, gli Stooges e gli MC5 diventarono fra i gruppi più popolari nella zona fra Ann Arbor e Detroit, arrivando a firmare un contratto con la Elektra, che pubblicò il loro rivoluzionario debutto nel 1969. “Non avevamo canzoni”, ricordava ancora Scott a Callwood. “Gran parte di quell’album fu scritto al volo al Chelsea Hotel di New York nei due giorni immediatamente precedenti all’ingresso in studio”. Quel disco – prodotto da John Cale dei Velvet Underground – pose le basi del punk rock, ispirando gente come David Bowie o i Ramones. È quasi impossibile immaginare come sarebbero stati gli anni Settanta senza gli Stooges. “Era una persona magnetica”, raccontava Iggy Pop della sua prima impressione di Asheton nel libro ''Open Up and Bleed'' di Paul Trynka (in italiano ''Iggy Pop. Lust for life'', Arcana). “Come un incrocio tra un giovane Sonny Liston ed Elvis Presley”. Il debutto tuttavia non ebbe successo commerciale e il gruppo si dissolse dopo l’ugualmente geniale ''Fun House'', che pure faticò a trovare un proprio pubblico. Dopo una breve pausa, Pop e il nuovo chitarrista James Williamson si spostarono in Inghilterra dove considerarono la possibilità di assumere musicisti per completare la formazione, ma all’ultimo momento richiamarono i fratelli Asheton, con Ron relegato però al ruolo di bassista. “Ci dissero che non riuscivano a trovare nessun altro”, era il ricordo di Scott al riguardo. “Ma ci misero in minoranza nella nostra stessa band”. Il risultante ''Raw Power'' è considerato da molti critici come il miglior disco degli Stooges, ma fu un nuovo disastro dal punto di vista commerciale. La crescente dipendenza di Iggy Pop dagli stupefacenti infine causò lo scioglimento della band nel 1974. Scott Asheton tornò a suonare con Pop brevemente nel suo tour da solista del 1978, ma per gran parte degli anni Ottanta e Novanta fu assente dalle scene anche se suonò con diverse band della scena di Detroit, inclusa quella formata da Fred “Sonic” Smith dopo gli MC5, la Sonic’s Rendezvous Band. Nel 2000, J Mascis dei Dinosaur Jr. e il bassista dei Minutemen Mike Watt (ora lui stesso negli Stooges) recuperarono i fratelli Asheton per portarli in tour con un concerto costruito sul repertorio dei primi due album degli Stooges. Fu una serie di concerti molto apprezzata dal pubblico, che catturò l’attenzione di Iggy, il quale acconsentì a una reunion in tempo per esibirsi al Coachella Festival del 2003. Il feedback ricevuto in quell’occasione portò la band ad essere al centro di un corteggiamento economico feroce per esibirsi in molte parti del mondo: per la prima volta nella loro lunga carriera, i fratelli Asheton stavano finalmente guadagnando e suonando davanti a folle enormi. Gli Stooges registrarono il loro quarto album, ''The Weirdness'', nel 2007, anche se Ron morì appena due anni dopo di attacco cardiaco. A quel punto James Williamson rientrò in formazione. Conosciamo il finale drammatico: lo stesso Iggy ci raccontava che dopo l’Hellfest del 2011 in Francia Scott ebbe un grave malore in aereo, così serio da fargli rischiare la vita. Anche se aveva lavorato in studio per le incisioni di ''Ready to Die'', era apparso solo sporadicamente con gli Stooges dopo quell’episodio, e il suo posto era stato preso da Toby Dammit, che lo aveva rimpiazzato per la stragrande maggioranza delle esibizioni dal vivo. Dammit è ora anche coinvolto in ''Re-Licked'' di James Williamson. (Rollingstonemagazine)