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05/10/2024
21/01/2018 LA TOP 20 SINGOLI DEL 2017!
I migliori brani dell'anno appena trascorso, secondo il nostro ''super redattore'' Manuel Maverna
Carissimi bis, venti canzoni in un anno? Avete presente l’ago, il pagliaio, ecc.? Non starò più a cercare parole che non trovo per dirvi cose vecchie con il vestito nuovo: neppure vi ammorberò con un’altra pappardella come quella che apriva la Top25 degli album. Ah: qui siamo tornati a 20, non protestate. Con buona pace di Andrea Rossi, ci ho infilato pure qualche artista molto noto - nomi internazionali, siore e siori! -, anche se per discrezione li ho lasciati abbastanza in fondo. Chiudo qui: qualsiasi cosa ascolterete su mio consiglio la considererò come una vittoria ed una soddisfazione personale. Sicuro di fare cosa gradita alla band che troneggia al numero 1 di questa classifica, auguro intanto buona estinzione a tutti. Ma nel caso si sbagliassero, ci si vede alla prossima: statemi benone.
Manuel
1. LES FLEURS DES MALADIVES - Homo sapiens
Da Boltzmann a Hawking, un geniale trattatello di fisica teorica in 3 minuti. L'anno che non verrà
2. ALBERTO MOLON - Hanno ragione tutti
Un disco per l'estate: ve lo dico adesso che è gennaio, siete avvisati
3. DISTINTO - Lili d'agosto
Piccolo prodigio di sonorità, ritmo, tecnica, scrittura, vocalità, arrangiamento. Arctic Monkeys? No: 100% Italia
4. STARSICK SYSTEM - I am the hurricane
Metallici, ruvidi, cattivi, a tratti mortiferi. Hanno anche una bassista bellissima. Cosa mi può più interessare?
5. MDGA - Big town
Inno cosmopolita di respiro universale: ogni periferia è uguale alle altre, ogni scarrafone è solo uno scarrafone
6. DEFOLK - Viola
Un padre a sua figlia, con tutto quello che segue. It's only love: e che sia tutto bellissimo, piccola
7. PIPPO POLLINA - Andarsene d'estate
Quale sia l'andarsene sta alla libera interpretazione: ognuno col suo viaggio, sembri pure più dolce anche la morte
8. GLOOM - Souls walk apart
Seguaci di Eldritch e McCoy, rallegriamoci ed in essi esultiamo! Anche la Slovacchia ha un cuore: è di tenebra
9. MICHELE SCERRA - Come glicine
Melodia e poetica ancien régime: merce rara, che vanta innumerevoli tentativi di imitazione. Spesso vani
10. THE SOMNAMBULIST - Transverberate
Una lugubre pulsione, viscerale, ostinata, insistita. Profonda e colta. Elaborata in fogge inusuali, polverizzata, implosiva
11. MIRCO MENNA - Così passiamo
Sciamanico ed inquieto, fra Basile e Capossela. Siamo anime in transito, in una semioscurità color seppia
12. DORIAN GRAY - Dimenticare Burroughs
Filosofia, idealismo, esistenzialismo racchiusi in un gioiellino di tre minuti e mezzo. Immutata classe, da un quarto di secolo
13. LATENTE - Fumare
Nervi scoperti, elettricità sparata a testa bassa guardandosi le scarpe e urlando contro qualcosa. Tutto molto triste: benissimo
14. LCD SOUNDSYSTEM - Call the police
Vabbè, che ve lo dico a fare?
15. SAFFIR GARLAND - Ti mando in Congo
Molto serio, poco faceto: tutti giù per terra, anzi sottoterra. A tempo di marcetta. Satira feroce mascherata da gag
16. GIRLS IN HAWAII - Guinea pig
Con quella faccia un po' così di chi continua a rivedere la stessa scena di disperazione, perdita, ineluttabilità: e poi daccapo…
17. MOJIS - Dog's teeth
La Sorrento che non mi aspettavo. Un riff assassino, anzi due, ma pure tre. Brit? Forse. Una martellata
18. NEW DAY - Painting in the sky
Dai bionda, play it again, anche fosse solo per me. I soliti quattro accordi, e mi raccomando il minore. Tuo fedelissimo, nunc et semper
19. ROBERTA GIALLO - In amore muoio di frontale
La ragazza ha voce da vendere. Non basta: la modula intrigante e flessuosa. Incuriosisce, affascina, attrae, ipnotizza
20. FLAVIO GIURATO - Soundcheck
Babele raccontata dal più singolare dei bardi: voci, odori, aria stantia, nove minuti che soffocano come fumo nero in gola