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news - rassegna stampa

24/01/2020   BRIAN ENO
  Il 20 marzo uscirà ''Mixing Colours'', primo album in collaborazione con il fratello Roger

Roger e Brian Eno esplorano la natura del suono nel loro primo album in duo. ''Mixing Colours'', in uscita il 20 marzo 2020 per Deutsche Grammophon (CD, 2 LP, Digitale). rappresenta una pietra miliare nella loro collaborazione creativa nonchè il debutto sulla prestigiosa etichetta gialla. I diciotto paesaggi sonori dell'album invitano gli ascoltatori ad immergersi nello spazio infinito che si trova sotto la loro superficie. ''Mixing Colours'' è un progetto cresciuto nel corso degli anni nel quale entrambi gli artisti hanno attinto dalla loro lunga esperienza di compositori, interpreti e produttori. Il processo creativo è iniziato con Roger Eno che suonava singoli brani e li registrava usando una tastiera MIDI. Ha quindi inviato i file MIDI digitali a suo fratello maggiore che ha trasportato ogni brano nel suo particolare mondo sonoro, rivedendo e manipolando il contenuto. Il loro scambio ha generato una dinamica sinergia man mano che il progetto si sviluppava. I primi pezzi di ''Mixing Colours'' presero vita intorno nel 2005, ma inizialmente non furono pensati come parte di un corpus di lavori più ampio. "Non stavamo pensando ad un risultato finale - era come una conversazione reciproca che è durata 15 anni", afferma Roger. "Mi svegliavo, andavo dritto in studio, sistemavo la mia attrezzatura e improvvisavo, poi inviavo a Brian il materiale che reputavo più interessate. L'idea di un album completo è emersa quando il numero di pezzi continuava ad aumentare con risultati sempre più soddisfacenti. È qualcosa che nessuno di noi avrebbe potuto realizzare da solo". ''Mixing Colours'' crea ponti tra passato e futuro. Le composizioni di Roger evocano lo stile melodico nostalgico di Schubert, mentre il suono di Brian attinge al suo innovativo lavoro concettuale con la musica elettronica e al fascino del potenziale creativo dei nuovi media. Nell'ultimo mezzo secolo, osserva, il mondo pop ha sviluppato le enormi possibilità della musica elettronica di creare colori sonori e timbri strumentali inimmaginabili. Brian sottolinea: “Fra gli strumenti classici il clarinetto rappresenta una piccola isola di suono, la viola un'altra e il pianoforte a coda ancora un'altra. Ogni strumento è un insieme finito di possibilità sonore, un'isola nell'oceano illimitato di tutti i possibili suoni che potresti fare. Quello che è successo con l'elettronica è che tutti gli spazi tra quelle isole vengono esplorati, producendo nuovi suoni che non sono mai esistiti in precedenza. È stato un grande piacere per me esplorare quell'oceano con le composizioni uniche di Roger". Tutte le diciotto tracce della registrazione tranne una hanno titoli che richiamano un colore – ad esempio "Burnt Umber", "Obsidian" e "Verdigris" - paragonabili a quelli spesso associati a dipinti astratti. Insieme creano una profonda meditazione sullo spostamento di tonalità tonali e contrasti nel timbro. La traccia finale, il tormentato "Slow Movement: Sand", riporta la musica ai suoi elementi essenziali di colore, timbro e pulsazione. ''Mixing Colours'', aggiunge Roger, deriva dai loro interessi artistici, musicali e letterari condivisi per diventare un'opera di autentica collaborazione. "Più ascolti questo album, in particolare con i mondi favolosi che Brian ha creato, più riesci a camminare e ad ambientarti nel suo enorme paesaggio". L’artwork dell'album riproduce dipinti astratti dell'artista Dom Theobald, tra cui una suggestiva opera donata da Roger a Brian.