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news - rassegna stampa

17/01/2021   CORONAVIRUS
  Un nuovo studio dimostra come le sale da concerto non sarebbero luoghi ad alto rischio contagio

La pandemia ha duramente colpito il settore dello spettacolo, compreso quello della musica: i concerti del 2020 sono stati tutti cancellati o rinviati nella speranza che l’emergenza sanitaria finisca presto. Negli ultimi mesi alcuni scienziati hanno realizzato degli studi per verificare le reali possibilità di contrarre il Coronavirus durante un concerto in un luogo chiuso. Come riporta il magazine NME, i risultati di una seconda ricerca condotta in Germania dimostrerebbero che quelli dove si fa musica sono luoghi piuttosto sicuri, dove la percentuale di rischio è davvero minima. Lo studio, realizzato dal Fraunhofer Heinrich Hertz Institute con il sostegno della Germany’s Federal Environment Agency, è stato effettuato a novembre nella sala concerti Konzerthaus a Dortmund e lo scopo era quello di analizzare il movimento delle particelle per via aerea in un ambiente chiuso. Gli scienziati hanno utilizzato un manichino super tecnologico per simulare il respiro umano all’interno della sala concerti; in seguito, hanno misurato la trasmissione per via aerea delle particelle all’interno del teatro in tre giorni differenti. I risultati hanno dimostrato che il rischio di infettare altre persone all’interno del Konzerthaus può essere “quasi del tutto escluso” perché la struttura garantisce un ricambio d’aria fresca sufficiente e perché i partecipanti ai concerti indosserebbero le mascherine. “Le sale da concerto e i teatri non sono luoghi di contagio - ha dichiarato a IQ Magazine il Dottor Raphael Hoensbroech, il direttore del teatro di Dortmund – negli ultimi mesi è risultato chiaro che i politici necessitino di basi scientifiche per prendere delle decisioni. Con il nostro studio, vogliamo assicurarci che le sale da concerto e i teatri possano accogliere di nuovo un numero sufficiente di spettatori, quando potranno riaprire”. Secondo il team di scienziati che ha condotto questo esperimento, questi risultati sono validi per tutte le strutture che presentino caratteristiche e dimensioni simili al Konzerthaus, purché, ovviamente, operino con una capacità di pubblico ridotta. Questo studio sembra dunque confermare i risultati ottenuti dalla ricerca effettuata la scorsa estate dall’Università di Halle, per la quale alcune persone hanno assistito a tre concerti successivi del cantante tedesco Tim Bendzko. Nelle tre serate sono state simulate tre situazioni diverse: nella prima tutto si è svolto normalmente, come accadeva prima della pandemia; nella seconda sono state osservate misure di sicurezza legate all’igiene e al distanziamento; nella terza, infine, sono state seguite tutte le misure, con un numero ridotto di persone e con una distanza minima di un metro e mezzo tra l’una e l’altra. Anche in quel caso, gli esperti hanno dichiarato che il rischio di infezione durante gli show poteva considerarsi “basso” nel caso in cui si fossero rispettati alcuni criteri: buon sistema di areazione, numero di spettatori ridotto, utilizzo delle mascherine e osservanza di tutte le norme igieniche. Nei luoghi chiusi come i teatri, secondo gli scienziati la ventilazione è fondamentale: ecco perché molti luoghi che di solito ospitano concerti ed eventi dal vivo si stanno attrezzando per verificare di essere dotati di sistemi a norma che possano garantire la sicurezza degli avventori. (Virgin Radio)