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news - rassegna stampa

09/02/2023   BURT BACHARACH
  Il maestro premio Oscar, uno dei compositori più grandi del XX secolo, è morto a 94 anni

È morto il maestro, compositore e premio Oscar Burt Bacharach. Aveva 94 anni. Ha scritto centinaia di canzoni che hanno fatto la storia della musica e anche del cinema. Bacharach è morto mercoledì 8 febbraio nella sua casa di Los Angeles per cause naturali, come ha dichiarato oggi il suo ufficio stampa Tina Brausam. Fino all'ultimo ha continuato a comporre musica, come testimoniato dall'amico Elvis Costello che ha raccontato come fossero al lavoro insieme per realizzare una monumentale versione di ''Painted from Memory'', in uscita il 3 marzo. Bacharach ha collezionato sei Grammy come compositore, arrangiatore e interprete dal 1967 al 2005 e tre Oscar ed è stato uno dei giganti della musica leggera del ventesimo secolo e ha legato la sua fama a successi intramontabili, molti dei quali resi leggendari dall'interpretazione di Dionne Warwick.

Il duo Bacharach-David si sciolse nel 1973 dopo il flop del film ''Orizzonte perduto'', remake del classico del 1937, cui avevano contributo alle musiche. Questa crisi tra i due autori portò, di conseguenza, anche all'allontanamento di Warwick. La separazione fu così dura che il sodalizio tra Bacharach e Warwick finì. "Fu una disputa costosa e sfortunata", ammise Bacharach nel 2019 in una intervista al Guardian. Nel 1985 la riconciliazione portò alla realizzazione del singolo ''That's what friends are for'', cantato da Warwick con Stevie Wonder, Elton John e Gladys Knight, inciso per sostenere la lotta contro l'Aids. Tra i brani più famosi, alcuni scritti in coppia con il paroliere Hal David (morto nel 2012): ''I Say a Little Prayer'', ''I'll Never fall In love again'', ''Walk on by'' e ''Do you know the way to San Jose'', ''Make it easy on yourself'', ''Reach out for me'', ''Anyone who had a heart'', ''The look of love''. Ha firmato colonne sonore di film passati alla storia come ''Arturo'', la parodia di James Bond del 1967 ''Casino Royale'', ''Ciao Pussycat'', ''Butch Cassidy''.

Nel gennaio del 1970 ''Raindrops keep fallin' on my head'' cantata da B.J. Thomas, scritta per il film con Robert Redford e Paul Newman, si piazzò prima in classifica negli Stati Uniti e ci rimase per quattro settimane e fruttò a Bacharach ben due Oscar per la migliore colonna sonora e per la migliore canzone (in coppia con David). Il terzo Oscar arrivò poi, insieme all'allora moglie, la paroliera Carole Bayer Sager, per la canzone ''Best that you can do'' nella colonna sonora di ''Arturo'' con Dudley Moore e Liza Minnelli nel 1982. Nato a Kansas City il 12 maggio 1928, figlio di Irma e Bert Bacharach, discende da una famiglia di ebrei tedeschi. Cresce a New York e, ancora minorenne, si intrufolava nei club jazz per ascoltare Count Basie e Dizzy Gillespie. Il giovane Burt Freeman Bacharach studia musica alla McGill University ed alla Mannes School of Music.Tra le sue prime esperienze negli anni Cinquanta e nei primi anni sessanta, fu pianista, arrangiatore e direttore della formazione che accompagnava Marlene Dietrich nei suoi spettacoli. Il primo grande successo arrivò nel 1958 con ''Magic moments'' eseguita da Perry Como, che vince il primo disco d'oro certificato dalla RIAA. Negli anni, a parte il fortunato sodalizio con la Regina della canzone, le sue composizione sono state interpretate dai Beatles, Aretha Franklin, B.J. Thomas, Tom Jones, Dusty Springfield, Herb Alpert, i Drifters.

Grazie al matrimonio con attrice Angie Dickinson, con cui è stato sposato dal 1966 al 1980, Bacharach comincia a lavorare nel cinema e nelle colonne sonore generando i diversi successi pop che sono entrati nell'immaginario collettivo, non solo come canzoni di film ma anche come citazioni e omaggi. Chi non ricorda l'indimenticabile sequenza del ''Matrimonio del mio migliore amico'', con Rupert Everett che prima trascina tutta la famiglia della sposa in un coro esilarante e poi nell'originale finale anti happy ending sempre sulle note ''Say a little prayer''. "La canzone fu aggiunta quando venne rigirato parte del film da P.J. Hogan - ci aveva raccontato qualche anno fa lo stesso Everett - Lui è stato una grande fonte di ispirazione per me, ama la gente che canta nei film e sicuramente quella canzone è stato uno dei momenti più importanti della mia carriera". Per non parlare dell'indimenticabile cameo, con Costello, nella commedia demenziale ''Austin Powers - La spia che ci provava'' con Mike Myers. Il musicista è stato sposato per quattro volte: con Paula Stewart, con l'attrice Angie Dickinson, con la musicista Carole Bayer Sager e, dal 1993, con Jane Hanson e ha in totale quattro figli. Bacharach è stato spesso ospite alla Casa Bianca: nel 2012 gli è stato consegnato il Premio Gershwin dal presidente Barack Obama, che aveva cantato alcuni secondi di ''Walk on by'' durante un'apparizione in campagna elettorale. (Repubblica.it)