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14/05/2023   EUROVISION 2023 - IL NOSTRO COMMENTO (SEMISERIO)
  Il contest secondo ''Sua Acidità'' Enrico Faggiano

Doveva vincere e vince, la Svezia. Anche se la canzone ricorda così tanto "The Winner takes it all" dei connazionali Abba da gridare - moderatamente, sempre di ESC si tratta, ovvero di polemiche zero e feste tante - al plagio clamoroso.

Vince "Tattoo", di Loreen, che già aveva dominato una decina di anni fa. Ma gli esperti di ESC sanno che spesso e volentieri, anzi spesso, è la geopolitica che fa le classifiche e non qualità o cose del genere. E, in questo campo, la Svezia è come il Brasile nel calcio, ovvero male che vada si arriva tra le prime 4, il resto si vedrà. Cosa che ad esempio non capita a buona parte delle "Big Five", ovvero quelle nazioni che non passano dalle semifinali: abbonamento agli ultimi posti per Gran Bretagna e Germania, anonimato per Francia e Spagna. Quasi sempre, tranne rare eccezioni.

E allora così si spiega il dominio di una canzone che è eurofestivaliera se ce n'è una, ma senza grandi cose da evidenziare. E ancora di più si spiega come sia da accogliere alla grande il quarto posto di Mengoni, pur riconoscendo che l'Italia, pur essendo tra quelle teste di serie che come detto prima soffrono tantissimo in classifica, abbia media di posizionamenti superiori alle citate Germanie e GB, per intenderci. A maggior ragione perché i lenti, specie quelli non in inglese, non sono la prima cosa che risalta agli occhi degli eurovotanti: però è chiaro che se l'interprete è uno che ne sa, e non i giovincelli o le scosciate che arrivano dal resto del Continente, allora tanto meglio. E la cosa è stata riconosciuta.

Meno trash che una decina di anni fa, ma sempre con coreografie spettacolari e a volte sconcertanti (ma i due tizi che facevano bungee-jumping alle spalle di Mengoni?), l'ESC non sarà di qualità eccelsa, anche se il proibire l'autotune è cosa buona e giusta. Però si tratta di tre giorni di divertimento, di simpatico circo musicale, di brani allegri, di inclusione e di poca polemica. Di ritmo programma veloce e poche perdite di tempo. Basta questo per eternarlo, anche se le canzoni poi non passeranno per radio eccetera. Ad ogni modo, volete sapere le preferite dello scrivente? Austria, Croazia e Finlandia.

Ah, ultima cosa. San Marino zero punti e ovvio ultimo posto nella propria semifinale. Dato che di alleanze geopolitiche si tratta e non di mera qualità, qualcosa al Titano andrà riscritto e rivalutato. Non nella scelta, anche se i Piqued Jacks non parevano gran cosa già dall'inizio (anche se con le coreografie di Liverpool il brano un perché ce lo aveva), ma nel come posizionarsi all'interno di quel clamoroso mosaico che è l'eurovoto. (Enrico Faggiano)