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26/06/2025
FIORELLA MANNOIA
Tutti la amiamo, che diamine. Ma... Però... Una riflessione ''fuori dal coro'' del nostro Gianmario Mattacheo

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26/06/2025   FIORELLA MANNOIA
  Tutti la amiamo, che diamine. Ma... Però... Una riflessione ''fuori dal coro'' del nostro Gianmario Mattacheo

“Quello che le donne non dicono” è una canzone capace di esaltare il mondo femminile come poche hanno saputo fare.

La storia è abbastanza nota. Enrico Ruggeri la scrisse e poi la donò a Fiorella Mannoia che ne fece il suo più grande successo, presentandola al Festival di San Remo del 1987. Negli anni (per fortuna) lo stesso Ruggeri se ne è riappropriato, diventando, quel pezzo, un must che non può mancare nei suoi concerti.

Ok, fin qui, proprio niente di nuovo. In realtà, pur considerando più bella, emotiva e commovente la versione di Ruggeri, mi sono un po’ irrigidito ascoltando quella che, di recente, è divenuta la versione della cantante romana.

Innanzitutto, Mannoia ha voluto ora cambiare la frase “Se ci confondiamo un po’” perché (sua stessa dichiarazione) sarebbe una sorta di ammissione di inferiorità verso l’uomo (!!!). La conclusione del brano, poi, continua sullo stesso indirizzo, addirittura enfatizzandolo: “Ti diremo ancora un altro sì”, viene ora trasformato in “Ti diremo ancora un altro forse”.

Queste apparenti piccole modifiche, in realtà, sono per me sostanziali. Non ho mai letto una contrapposizione tra uomo e donna nel testo di Ruggeri, quanto un tentativo (perfettamente riuscito) di esaltare il mondo femminile. Sembra, invece, che la Mannoia voglia ritornare al vecchio cliché “La fi*a è mia e me la gestisco io”, o alla più recente polemica sul patriarcato... ovvero proprio quello che non dice il testo originale del brano.

Qui si parla di dolcezza, di malinconia, di paure e del passaggio del tempo, non certo di contrapposizioni tra uomo e donna, anche perché mettere in luce le (presunte) fragilità femminili è sinonimo di forza e non un qualcosa da nascondere sotto il tappeto.

Perciò, Fiorella, non posso confermare che questo tuo schierarti dalla parte delle donne, in realtà, non ne sta esaltando la forza, le potenzialità e le splendide debolezze.

Insomma, cara Fiorella, quando fai così, mi annoi. (GIANMARIO MATTACHEO)