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12/09/2025
09/09/2025 SUPERTRAMP
E' morto a 81 anni Rick Davies, leader e cofondatore con Roger Hodgson della storica band
Era convinto che nella band non ci fosse «nessun musicista davvero potente», aveva scommesso 100 dollari che non sarebbero entrati nella top five, di «Breakfast in America» non gli piacevano né il titolo né la canzone. Eppure Rick Davies, fondatore, tastierista, cantante e anima dei Supertramp — una delle band più influenti del progressive rock prima e del pop internazionale poi — ha fatto la storia della musica. Se non a sua insaputa, con un grado di consapevolezza e autostima decisamente bassi.
Davies si è spento nella sua casa di Long Island, nello stato di New York, all’età di 81 anni, dopo una lunga battaglia contro il mieloma multiplo, un tumore del sangue che gli era stato diagnosticato nel 2015. Unico membro stabile dei Supertramp dalla fondazione nel 1969 fino all’ultima esibizione dal vivo nel 2022, con la sua voce calda e baritonale — contrapposta al falsetto angelico del co-fondatore Roger Hodgson — ha firmato alcuni dei brani più famosi della band, da «Goodbye Stranger» a «Bloody Well Right», da «Cannonball» a «My Kind of Lady».
Nato a Swindon, in Inghilterra, il 22 luglio 1944, Richard Davies scopre l’amore per la musica a 8 anni ascoltando casualmente un vecchio disco del batterista Gene Krupa («mi colpì come un missile, fu come acqua nel deserto», raccontava). Così decise di diventare il miglior batterista del mondo, ma presto capì che non era il suo e virò sul pianoforte («improvvisamente la gente iniziò a reagire positivamente, quello strumento sembrava proprio fatto apposta per me»).
Negli anni ‘60 milita in diversi gruppi, tra cui i Rick’s Blues e i The Joint, finanziati dal milionario olandese Stanley August Miesegaes che, deluso dal mancato successo della band, offrì a Rick Davies l’occasione di formare un altro gruppo, di cui sarebbe stato il frontman. L’incontro con Hodgson — allora un giovane idealista con una voce unica — segna l’inizio di una collaborazione artistica destinata a fare la storia anche se le personalità sono opposte e il rapporto è spesso burrascoso.
Li chiamavano il realista (Davies) e il filosofo, il primo aveva origini orgogliosamente operaie, l’altro aveva avuto un’educazione scolastica esclusiva. Si capiva che era un’unione che non avrebbe potuto reggere, ma fu lunga quanto basta per scrivere capolavori destinati a restare.
Dopo due album poco noti, i Supertramp trovano il successo nel 1974 con «Crime of the Century», che contiene l’inno «Bloody Well Right». Ma è con «Breakfast in America» (1979) che la band conquista il mondo: l’album vende oltre 20 milioni di copie, trainato da singoli come «The Logical Song», «Take the Long Way Home» e «Goodbye Stranger».
Dopo l’addio di Hodgson nel 1983 per divergenze creative e dispute legali (andate avanti fino a poco tempo fa), fu Rick a tenere viva la band, registrando altri quattro album — che non raggiunsero mai l’apice di «Breakfast in America» — e portando i Supertramp in tour fino agli anni Duemila. Realista, i piedi per terra li aveva tenuti anche nella vita privata: dal 1977 era sposato con Sue Davies, sua compagna di vita e manager della band a partire dal 1984. (Corriere.it)