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14/10/2025
14/10/2025 EAGLES
A 21 anni di distanza dal precedente ecco il nuovo album di Bernie Leadon ''Too Late To Be Cool''
Bernie Leadon, il polistrumentista membro fondatore degli Eagles, pubblica il suo primo album solista dopo 21 anni. Intitolato ''Too Late To Be Cool'', il disco è uscito per la Straight Wire Records. Si tratta del terzo lavoro solista nella carriera di Leadon e il primo dopo ''Mirror'' del 2004.
I due album precedenti di Bernie sono: ''Natural Progressions'', come The Bernie Leadon-Michael Georgiades Band (Asylum), pubblicato nel 1977, e, appunto, ''Mirror'' (Really Small Entertainment).
Il lavoro di Leadon con gli Eagles ha contribuito a plasmare il caratteristico mix di rock, folk e country della band che avrebbe dominato gli anni ’70 e oltre.
Nato a Minneapolis nel 1947 e cresciuto a Gainesville, in Florida, Leadon era profondamente coinvolto nella scena folk e country-rock della California meridionale prima degli Eagles. Ha suonato nei Flying Burrito Brothers insieme a Gram Parsons e Michael Clarke, ed è anche apparso con Dillard & Clark, uno dei grandi gruppi di fusion bluegrass-country della fine degli anni ’60. All’inizio degli anni ’70 era già considerato uno dei migliori suonatori di banjo, chitarra e mandolino di Los Angeles.
Quando Glenn Frey, Don Henley e Randy Meisner furono reclutati da Linda Ronstadt per accompagnarla nel 1971, Leadon fu l’ultimo tassello aggiunto a quella che sarebbe diventata la band degli Eagles. La sua maestria nel suonare il banjo, la pedal steel guitar e la chitarra, insieme alla sua dolce voce da tenore, conferirono alla band agli esordi un vantaggio distintivo.
Leadon ha partecipato ai primi quattro album degli Eagles: l’esordio ''Eagles'' (1972), ''Desperado'' (1973), ''On the Border'' (1974) e ''One of These Nights'' (1975).
Il suo contributo alla composizione dei brani è stato significativo. Ha co-scritto diverse canzoni, tra cui ''Witchy Woman'' (con Don Henley), uno dei primi successi della band nella Top 10, oltre a ''Bitter Creek'' (da ''Desperado'') e ''My Man'' da ''On the Border'', un sentito omaggio al suo amico Gram Parsons. Ha anche co-scritto ''Journey of the Sorcerer'', un brano strumentale tratto da ''One of These Nights'', che in seguito è diventato famoso come tema di ''The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy''.
Dal punto di vista vocale, Leadon aggiungeva spesso armonie, ma era anche voce solista in ''Train Leaves Here This Morning'', ''Bitter Creek'' e ''My Man''. La sua sensibilità country ha mantenuto il gruppo con i piedi per terra durante i primi anni, prima che Don Felder e Joe Walsh lo orientassero verso un sound più rock.
Nel 1975 gli Eagles si stavano trasformando in una rock band più orientata alle arene, abbandonando gran parte della loro identità country. Leadon, che preferiva gli strumenti acustici e il songwriting tradizionale, era sempre più frustrato dalla nuova direzione intrapresa dalla band, nonché dalle pressioni dovute alla celebrità e dai tour estenuanti.
Il punto di rottura arrivò durante le sessioni di registrazione di ''One of These Nights''. Leadon versò una birra sulla testa di Glenn Frey dopo un acceso litigio e alla fine del 1975 lasciò il gruppo. La sua partenza aprì le porte a Joe Walsh, che avrebbe contribuito a definire l’era di successo degli Eagles con ''Hotel California''.
Dopo aver lasciato gli Eagles, Leadon ha continuato la sua carriera musicale su scala minore. La sua prima uscita discografica post-Eagles risale al 1977 con ''Natural Progressions'', registrato come Bernie Leadon-Michael Georgiades Band. Il disco puntava su texture e armonie acustiche, mettendo in mostra il songwriting sobrio di Leadon. Sebbene apprezzato dalla critica, non raggiunse i livelli commerciali della sua ex band.
Fu solo nel 2004 che Leadon tornò con il suo secondo album solista, ''Mirror''. Il progetto, pubblicato in modo indipendente, presentava un mix di folk, bluegrass e rock, dimostrando che il suo talento non era affatto diminuito. Canzoni come ''Callin’ for Your Love'' mettevano in mostra il calore della sua voce e la sua abilità nel raccontare storie sincere.
Tra un album e l’altro, Leadon rimase attivo come musicista di sessione, suonando con artisti come Emmylou Harris, Alabama e Randy Newman. La sua abilità con gli strumenti a corda lo rese sempre molto richiesto.
Nel 2013, Leadon fece un ritorno a sorpresa negli Eagles quando si unì a Henley, Frey, Walsh, Timothy B. Schmit e Felder per il tour mondiale History of the Eagles. I fan lo accolsero con standing ovation mentre riprendeva le sue parti in classici dei primi anni come ''Peaceful Easy Feeling''.
Sebbene non sia rientrato nella band come membro permanente, la presenza di Leadon sul palco ha ricordato le radici country rock degli Eagles e il ruolo cruciale che ha svolto nel plasmare il loro sound. La sua ultima apparizione con la band è avvenuta prima della morte di Glenn Frey nel 2016, che ha di fatto posto fine alla formazione originale degli Eagles.
''Too Late to Be Cool'' arriva così non solo più di vent’anni dopo ''Mirror'' ma quasi cinquant’anni dopo che Leadon ha lasciato gli Eagles.
Leadon ha affermato che il disco è un equilibrio tra riflessione e spensieratezza, un omaggio ai suoi decenni nella musica senza cadere nella nostalgia. Per i fan che hanno seguito il suo percorso dai Burrito Brothers agli Eagles, l’uscita rappresenta sia una continuazione che una riscoperta.
Questa la tracklist:
Zero Sum Game
Telescope
Just A Little
Take It As It Comes
Everyone’s Quirky
Go On Down to Mobile
Mama Didn’t Raise No Fool
Too Late To Be Cool
Fathom
Coast Highway
Too Many Memories
(Freezonemagazine.com)