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15/10/2025
24/12/2008 LE NUOVE CLASSIFICHE
Si avvia a concludersi un'annata musicale finalmente nazionalista...
Sono uscite oggi le nuove graduatorie settimanali di vendita: le trovate qui, su Music Map, nella sezione "Classifiche". Le charts immediatamente pre-natalizie confermano, come mai era stato fatto in passato, un trend sempre più marcato e, per certi versi, assolutamente inedito: l'Italia delle sette note sta diventando, senz'ombra di dubbio, un paese nazionalista. Il 2008 ha rappresentato l'anno della conferma di quanto, nella nostra penisola, si sia tornati a cantare e comprare italiano: nei 12 mesi che si accingono a concludersi sono stati davvero pochi gli album stranieri realmente importanti in quanto a vendite nel Bel Paese (praticamente solo Amy Winehouse, Madonna e Coldplay), mentre sono stati innumerevoli i dischi italiani che hanno spopolato per mesi e mesi (Vasco, Ligabue, Ferreri, Ramazzotti, Zucchero, Ferro, Pausini, Antonacci, Nannini, Negramaro, Pooh, Venditti, Sonohra, Baustelle, Allevi, Caparezza, e soprattutto Jovanotti con "Safari", in tutto e per tutto l'album dell'anno). Queste ultime settimane dell'anno non cambiano di certo il trend, anzi lo rinforzano, come i 7 giorni appena conclusi chiariscono in maniera incontrovertibile: non solo sono tutti italiani i primi 10 album più venduti, ma la presenza tricolore arriva addirittura a 17 presenze sulle 20 totali. Un vero e proprio monopolio. Ma la vera novità è rappresentata dai Download, dove molto più spesso brani internazionali riescono a primeggiare: ecco invece che i brani tricolori sono l'80% (8 su 10), con le sole Katy Perry e Beyonce a rappresentare tutto il resto del mondo. Lungi da noi, però, stracciarci le vesti per questo monopolio tricolore: molti, troppi anni sono passati con l'Italia totalmente invasa da personaggi musicali di dubbia qualità, apprezzati solo in quanto stranieri. Non ci dimentichiamo certo di un decennio abbondante (a cavallo tra gli '80 ed i '90) nel quale Vasco Rossi era l'unico "eletto" in grado di piazzare i propri lavori nella fascia più alta delle charts. In altre parole, godiamoci questo ritorno della musica italiana, senza dimenticarci che, in molti paesi, pur di "salvaguardare" il prodotto musicale interno, si arriva addirittura a vere e proprie leggi che "contigentano" la musica che arriva dall'estero, comprese le programmazioni radiofoniche. Viva l'Italia, insomma: in tutto e per tutto. Per tutti gli approfondimenti, dirottatevi subito sulla nostra sezione Classifiche. Tutti i dati, lo ricordiamo, sono provenienti dalla FIMI/AC Nielsen, su un panel di 275 punti vendita rappresentativi di negozi tradizionali, catene specializzate e grande distribuzione.