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news - rassegna stampa

05/06/2009   LIGABUE
  Nuovo album nel 2010, prodotto da Corrado Rustici

Ha scelto inevitabilmente Verona, Luciano Ligabue per presentare i suoi nuovi progetti. Manca dalla scene italiane dallo scorso settembre, quando proprio qui si svolsero le "Sette notti all'Arena" con orchestra documentata nel DVD+CD che esce oggi. Ma è solo un'illusione, perché l'iperattivo Luciano ha tenuto un paio di concerti di beneficenza a Reggio Emilia lo scorso novembre, e soprattutto è reduce da un tour europeo. "Sto bene. Fare concerti per me è come un ricostituente. Certe volte mi sembra di essere più me stesso sul palco che fuori...", dice ai giornalisti radunati in un ristorante a fianco dell'Arena, sul cui palco salirà questo week-end per la registrazione dei Wind Music Awards. Soprattutto, all'Arena non ha saputo dire di no per settembre, dove ripeterà dal 24 le sette notti: "A me possono anche dire: 'stasera vieni a suonare all'Arena' che io arrivo", scherza. "L'anno scorso siamo rimasti toccati da come siamo accolti. Sia dalla città, che ha dato un'attenzione e un calore... anche dalla istituzioni, ovviamente", che infatti sono presenti e affiancano Luciano al tavolo nella persona del sovrintendente dell'Arena, Girondini, e di Gianmarco Mazzi, responsabile di Arena Extra (neonata costola della fondazione dedicata agli eventi che esulano dal "tradizionale" cartellone), oltre ai partner "industriali" Massimo Giuliano di Warner e Ferdinando Salzano di F&P Group. Proprio le istituzioni locali hanno organizzato una serie di iniziative centrate attorno ai sette concerti di settembre: un libro fotografico, poi l'anteprima di un baletto su musiche e testi di Ligabue, "Certe notti", proiezione dei film e un'esposizione in una libreria storica della città scaligera. "E' stato soprattutto magico il rapporto che si è creato con l'orchestra", continua Luciano. "Ho visto che spesso le collaborazioni con le orchestre tendevano al barocco, all'heavy metal. Invece dopo un primo approccio anche non semplice tra due mondi distanti c'è stata la fortuna di trovare un terreno comune buono. Il direttore d'orchestra Marco Sabiu, colui che ha curato gli arrangiamenti, ha anche creato un tramite forte. Nel DVD si vede spesso la sua faccia, che è quella di uno che mostra entusiasmo e lo trasmette agli altri. Il risultato è che ci siamo trovati con una grande macchina sotto il culo... Perdonate un altro francesismo: abbiamo avuto anche diversi colpi di culo, non abbiamo avuto pioggia, per esempio. Per cui è stato impossibile, nel momento in cui è arrivata questa richiesta, dire di no. L'anno scorso, anche dal punto di vista tecnico, è stato un lavoro titanico, non sarà facile ripetere quella magia, ma quest'anno abbiamo in più l'esperienza. Facendo i debiti scongiuri...". Il DVD è stato diretto da Cristian Biondani con telecamere di ultima generazione, e contiene 23 brani: sarà trasmesso anche in TV, da Italia 1, a fine giugno. Il CD contiene solo le 13 canzoni rielaborate con l'orchestra. Ma la testa di Luciano, oltre ai ricordi dell'anno scorso, è rivolta soprattutto al futuro, quello più vicino e quello a venire: "Da lunedì inizio a occuparmi dello spettacolo di settembre: la scatola è quella ma molte cose cambieranno, dalle luci alle canzoni. C'è l'idea di aumentare l'intervento dell'orchestra: faremo meno pezzi solamente con la band e più con gli orchestrali, il cui intervento andrà oltre all'ora e un quarto su due ore un quarto totali dell'anno scorso". I primi cinque appuntamenti programmati per quest'anno, quelli previsti per il 24, 26, 27, 29 e 30 settembre hanno già fatto segnare il tutto esaurito in fase di prevendita, mentre rimangono ancora biglietti disponibili per gli show del 2 e 3 ottobre. Per l'ultima data, i biglietti saranno in vendita dal prossimo 12 giugno: a tal proposito, Ferdinando Salzano mette sull'avviso l fan del rocker di Correggio, invitandoli a controllare l'autenticità dei biglietti e a rivolgersi solo a società di prevendita autorizzate, evitando le rivendite "secondarie" e le aste. Poi inevitabilmente il discorso va su un futuro album di inediti, visto che "Nome e cognome" è ormai del 2005, e sono seguite molte iniziative, soprattutto celebrative come le raccolte "Primo tempo" e "Secondo tempo": "La cosa di cui non potrebbe fregarmi di meno è l'idea di autocelebrazione, perché fa parte del nostro mestiere, ci autocelebriamo ogni volta che saliamo su un palco", dice. "Tutti gli artisti hanno qualche problema di ego... Detto questo, il prossimo album sarà particolarmente importante e insidioso perché dovrà fare i conti con quello che sono e con le novità, dovrà aprire una nuova pagina... Uscirà nel 2010. Ho già scritto molte cose, e al momento il candidato più forte a produrlo è Corrado Rustici. Il suo apporto negli ultimi anni è stato fondamentale mi ha permesso di fare ordine. Io di base sono un cantautore rock, ma mi sono sempre occupato di troppe cose, seguivo ogni dettaglio della musica, ed a un certo punto ho delegato queste cose a lui, che ci ha messo certe malizie, per così dire, che ci vogliono nel suono. Ho sempre pensato che nella mia musica ci volessero le chitarre molto fuori e linee ritmiche semplici per le batterie. Oggi non la penso più così, mi piace esplorare nuovi suoni, nuovi ritmi, e non penso che le chitarre debbano essere così avanti per trasmettre quello che voglio". Le origini cantautorali sono anche parte di un progetto che prima o poi si concretizzerà, quello di un tour in totale solitudine nei teatri: "Non è facile tenere l'attenzione da soli per due ore, ma prima o poi lo voglio fare". Tra una chiacchiera sul calcio, un tentativo di estorcere un commento politico e un'inevitabile passaggio per l'Abruzzo e per il progetto "Domani 21.4/2009" ("E' stata un'iniziativa nata dall'emergenza, dall'idea di fare qualcosa subito", svicola dalle polemiche. "La prima idea era di fare 'Hallelujah', tradotta in italiano, ma non c'era il tempo di ottenere i diritti. Mi è stato chiesto di esserci, il mio ruolo è stato molto semplice. A me la canzone non dispiace... La cosa che mi piace di quella canzone è che ci sono 56 artisti, e che ognuno è se stesso, che sia Albano o gli Afterhours"), il pranzo si chiude su una battuta: "L'anno prossimo vado in gara a Sanremo", dice ridendo e ribadisce, divertito dalla reazione della tavolata. L'ufficio stampa smentisce, i quotidianisti si infervorano, la casa discografica arrossisce... Intanto c'è il palco dell'Arena, poi si vedrà. (Musica Italiana)