FAITH TRIO "Libra"
(2025 )
L'unica "nota stonata" di questo disco d'esordio del Faith Trio, intitolato "Libra", è a mio parere la copertina, che mostra i musicisti ma la talentuosa pianista Federica Cerizza appare di spalle e non riconoscibile...
Certamente molti la conoscono già in ambito jazz, per la sua notevole cifra artistica votata all'espressione personale sul piano solo, ispirata da Keith Jarrett e poi sviluppata in trio.
Le sue composizioni come solista del suo precedente lavoro "Casa", e soprattutto quelle contenute in "Libra", hanno incontrato il favore del pubblico e della critica ottenendo nondimeno premi e riconoscimenti internazionali.
E' un jazz solido ed espressivo quello del presente disco, dove Federica è accompagnata da due musicisti di rara esperienza: Giancarlo Oggionni al contrabbasso, che ha contribuito anche componendo alcuni brani, e Toni Boselli alla batteria.
Il tocco pianistico proposto all'ascoltatore arriva nitido e capace di descrivere suggestioni sia in velocità che nei tempi più moderati, sostenuto da una sezione ritmica quadrata ma aperta alla contemporaneità.
Il racconto musicale insito nelle nove tracce originali è quello della vita quotidiana: momenti, situazioni ed esperienze alla ricerca di un equilibrio, con una vena introspettiva presente ma non invasiva. Le armonie, le ritmiche, i soli, i dialoghi fra gli strumenti rientrano in un jazz tradizionale ma reso personale dalla tensione creativa di Federica Cerizza.
L'ascolto risulta così fluido e coerente sia in sottofondo sia in chiave riflessiva. Cito a tale proposito il secondo ed il quinto brano in scaletta, rispettivamente "Green light dive" e "Raggi", che mi pare esprimano al meglio quanto sopra descritto.
Sicuramente consigliabile l'ascolto dal vivo. Voto 7. (Roberto Celi)