PIETRO BELTRANI  "Respighi: piano works"
   (2025 )

Una selezione di composizioni di Ottorino Respighi caratterizza questo nuovo lavoro musiclae di Pietro Beltrani edito da DaVinci Classics & Jazz.

Il Notturno n.3 di Respighi, tratto dai “6 Pieces for Piano P.44 in sol bemolle maggiore”, è il brano più popolare e rappresenta una delle più raffinate composizioni di Respighi, spesso eseguito come brano autonomo in recital: ci parla di impressionismo pianistico, un pianismo romantico in cui gli arpeggi e una melodia ipnotica sostenuta da lunghi pedali suscitano quell’estasi eterea, apprezzata dai musicofili.

Il Notturno è l’emblema del pianismo del M° Beltrani, che ne riconosce l’immenso valore compositivo, tecnico e ne sottolinea le sfumature sonore evolvendo in densità e tensione armonica e culminando in un climax, seguito dalla coda che ne richiama l’inizio egli rimane squisitamente “dentro” il pezzo, con la mente, supportato da tecnica e padronanza delle emozioni.

Sì, perché quando si parla di impressionismo pianistico, la differenza è costituita dalla sensibilità unica di ogni interprete di renderne gli emozionanti e intimi risvolti melodici.

Beltrani va al punto della questione dimostrando la sua delicatezza interpretativa anche nel Molto Lento dai Tre Preludi sopra Melodie Gregoriane P.135: No.1, composti nel 1919 e dedicati ad Alfredo Casella, che affronta senza mai cadere nella tentazione di un risvolto troppo drammatico, ma rimanendo in maniera esemplare in bilico tra introspezione e sentimento sonoro.

Il brano è caratterizzato da misticità e contemplazione, privo di scansione ritmica regolare, una sorta di preghiera o meditazione e quindi reso con perfetto equilibrio. Beltrani dimostra una capacità di rendere il suono e il fraseggio semplicemente… poesia.

La Sonata in fa minore P.16 scritta nel 1897 si articola nei tre movimenti della forma sonata classica: I Allegro II Lento III Allegretto: una delle prime opere del compositore con un linguaggio giovanile che però già ne sottolinea l’espressività e la tecnica, 12 minuti di tecnica impegnativa con sviluppo e ripresa dei temi in piena tradizione romantica.

Beltrani elabora pianisticamente ogni inciso ed ogni tema con modulazioni e variazioni ritmiche puntuali, dimostrando solido studio alle spalle ma anche capacità interpretative che colgono il fulcro della tradizione con un tocco personale sensibile e distintivo.

L’interprete dimostra come la sperimentazione nello studio di un pianista sia fondamentale per espanderne la credibilità sonora tra i più diversi stili compositivi, riuscendo appieno nel soddisfacimento dell’ascoltatore che a sua volta ne riconosce il valore del tocco pianistico nelle composizioni affrontate in questo album. (Elisabetta Amistà)