THE SHAMELESS  "Prayers after dark"
   (2025 )

Epiche cavalcate, sognanti crescendo, robusti tappeti sonori capaci di non far sbadigliare i più anziani e entusiasmare quelle giovani orecchie non ancora del tutto assuefatte alla melassa attuale.

All'atto dell'uscita del precedente - secondo - album "Love condemnation", qui su Music Map nel 2022 avevo parlato in termini lusinghieri di capacità architettoniche complesse e onestà intellettuale innata, segno di umiltà raro oggigiorno.

Tra i punti di riferimento di questi seducenti artigiani ragusani, capaci di creare campiture sonore dense e coinvolgenti, citavo buone dosi di Nick Cave e Leonard Cohen e sottotraccia echi di David Sylvian e Bowie. Una band senza vergogna come è nel loro nome, che si conferma con questo nuovo lavoro, mi cito di nuovo, capace di notevole capacità di arrangiamenti e strutture melodiche tutt'altro che banali, che non sono identificabili con un unico genere ma pescano con intelligenza da serbatoi ormai classici come il blues e il rock e il folk.

Il nuovo e terzo album "Prayers after Dark", otto brani da aggiungere a un repertorio a questo punto piuttosto nutrito (per cantare in modo originale le solitudini e le ansie dei nostri tempi e da considerarsi fatto non episodico), secondo quanto si legge nel comunicato ufficiale, è stato concepito tra la fine del 2023 e l'inizio del 2025, registrato presso i Pausa Studio a Modica (Ragusa), e comprende sei brani inediti e le cover di ''Straight to You'' di Nick Cave and The Bad Seeds e di ''Can’t Escape Myself'' dei Sound.

Un disco ancor piu' ambizioso dei precedenti, in cui si sono messe a punto le premesse compositive, la voce del leader, il tappeto sonoro proposto, come un arco teso tra psichedelia nuwave ed energia progressive e appunto blues.

Canzone piu riuscita è "Chic Jesus", che non dispiacerebbe a Lenny Kravitz e come ghost track di "Jesus Christ Superstar" (ma Roger Waters direbbe di non dare le royalties a quel plagiario di Lloyd Webber), così come "Nobody save me but you love" non sarebbe dispiaciuta agli U2 di "Achtung baby".

A qualcuno che storcerà il naso non piacerà questa svolta apparentemente commerciale del gruppo, ma siamo solo all'affinamento in barrique delle premesse precedenti, altro che commercializzazione. Il loro discorso è solo maturato, più consapevole e quindi più diretto ma sempre impeccabile negli arrangiamenti e nelle scelte stilistiche, e si fa sempre più unico nel desolato panorama attuale.

Basti pensare a una ballata commovente nella sua semplicità come "Cry cry baby", dove nulla è fuori posto e sarebbe piaciuta al compianto Paolo Benvegnù. A questo punto della loro carriera, che è il più difficile, devono scegliere se proseguire sulla strada indipendente che li contrassegna fin dagli esordi o trovare un produttore coraggioso che imprima loro una svolta (ma ce ne sono ancora?).

Comunque chapeau e avanti così senza paura, ragazzi. The Shameless si formano a Ragusa nell’Ottobre 2016 - auguri in anticipo per il decennale - e sono: Ippolito Nicolini (voce, chitarra, piano, percussioni), Gianpaolo Cassarino (basso, tastiere, violino, synth), Alberto Difalco (batteria), Gaetano Scribano (chitarra, basso), Giuliano Spataro (chitarra, ukulele, banjo). Se li beccate dal vivo non fateveli scappare e tributate loro i meritati onori. Voto 8,5. (Lorenzo Morandotti)