FEN.  "The product of growing up"
   (2025 )

"The Product of Growing Up" è un album che racconta il viaggio emotivo e personale di Adrian Gibowski, in arte Fen., nei suoi vent’anni, un periodo di transizione, solitudine e scoperta.

Le sei tracce (più una, bellissima, bonus track: "Close Call") sono piccole mappe sonore che esplorano il vuoto lasciato da volti familiari, la nostalgia di stanze vuote e la bellezza fragile delle connessioni umane.

Il disco è prodotto con delicatezza da Jonathan Bourdick e Joe Styppa, e si distingue per arrangiamenti minimali ma intensi. Le melodie sono intime, spesso costruite attorno alla chitarra acustica, e si muovono tra indie, folk e pop alternativo.

La produzione evita il sentimentalismo eccessivo, mantenendo un tono sincero e autentico. "Oh Mom" apre il disco con una struttura cruda e una texture intimista, riflettendo le aspettative familiari e l’identità personale.

"Based In Your Living Room" è invece una ballata dolce e nostalgica, con richiami al pop acustico di artisti come Ed Sheeran, mentre "Good Intentions" si distingue per la sua melodia “aromatica” e una malinconia leggera che evoca l’ingenuità della giovinezza.

"The Product of Growing Up" (la notevolissima title track) è il cuore emotivo dell’album, con una scrittura che riflette la complessità del cambiamento, mentre "A Bit Of It" e "A Million Lies" completano il viaggio con ritmi più accentuati e melodie che toccano il cuore.

Dicevamo precentemente di "Close Call" (la bonus track), che aggiunge un’ulteriore sfumatura emotiva, chiudendo il cerchio con passione.

Il disco affronta senza pudore né vergogne il tema della crescita personale, della perdita e della ricerca di appartenenza. Non offre risposte definitive, ma lascia spazio all’ascoltatore per riflettere e riconoscersi nelle emozioni raccontate.

"The Product of Growing Up" è insomma un lavoro maturo e profondamente umano: Fen. riesce a trasmettere un’intensità emotiva rara, con brani che sembrano vissuti e condivisi con discrezione. Questo è un disco che parla a chi ha vissuto il disorientamento della giovinezza e cerca bellezza anche nei momenti più incerti. Con tanta, tanta poesia. (Andrea Rossi)