GRACENOTE DUO  "Tiaré e monoi"
   (2025 )

C’è una luce morbida che attraversa ''Tiaré e Monoi'', il primo album del Gracenote Duo, progetto di Grace Falcone (voce e synth) e Raffaele Sargenti (chitarra e voce) per Filibusta Records (distrib. fisica I.R.D., distrib. digitale Altafonte Italia).

Un disco che profuma davvero di viaggi, di mare e di intimità, ma senza retorica: la loro musica sa farti muovere le spalle come in una samba, ma allo stesso tempo ti tiene lì, sospeso, a guardare le cose da un’altra prospettiva.

L’apertura è affidata a “Tango Stress”, uno dei primi brani composti dal duo: un gioco di parole che diventa metafora perfetta della vita moderna, tra traffico, corse e desiderio di evasione. È un pezzo che ti trascina nel ritmo del quotidiano, ma con quella leggerezza che solo chi sa sorridere di sé riesce a mantenere.

Tra i brani più riusciti c’è “Stamattina”, una canzone che parla di ripartenze interiori, di viaggi dentro e fuori di sé, con la delicatezza di chi sa raccontare la fragilità senza bisogno di effetti.

“Jean Boulogne” è invece una piccola ballata urbana cinematografica: una storia d’attesa e di autobus mancati, ambientata in una Bologna che diventa improvvisamente Parigi.

Con “Vista da qui”, il duo guarda alle Isole Tremiti e firma uno dei brani più ispirati del disco: un intreccio acustico dal sapore mediterraneo e spirituale, in bilico tra Ron e Lucio Dalla, ma con una voce tutta personale.

Le reinterpretazioni sono scelte con gusto e rispetto: “Acquarello” di Toquinho è un omaggio lieve e raffinato, con un piccolo tocco personale: il ritornello cambia ritmo, quasi per gioco, come un ricordo d'infanzia che riaffiora lieve, mentre la “Samba di due note”, cover di un brano cantato da Caterina Valente negli anni ’60 (versione italiana di un pezzo di Luiz Bonfá), che a sua volta dialoga con la più nota ''Samba de uma nota só'' di Jobim, gioca con ironia e dissonanze in perfetto equilibrio.

L’intero album si muove tra canzone d’autore e suoni latino-acustici, ma con un’eleganza che evita ogni cliché. C’è calore, ma anche misura; c’è passione, ma senza teatralità.

''Tiaré e Monoi'' è un disco da ascoltare senza fretta, come si fa con le cose che non hanno bisogno di gridare per farsi ricordare. Un debutto che profuma di mare e autenticità e che, nel suo piccolo, sa di casa e di altrove allo stesso tempo. (Sara Stella)