FARIS NOURALLAH  "Gone"
   (2007 )

Strano miscuglio, quello di Faris Nourallah. Di origini siriane, vive a Dallas, in Texas, ed ora è di stanza qui in Italia, dove incide per la Awful Bliss di Carrara. Cosa mai potrà saltare fuori da una tale guazzabuglio di etnie e, soprattutto, di note? E' presto detto: una musica perfetta. Non stiamo esagerando, questo "Gone" rasenta davvero la perfezione. Dopo aver esordito insieme al fratello Salim (già negli Happyness Factor) come Nourallah Brothers, con un album omonimo nel 2000, Faris ha cominciato a costruire in proprio le sue pop songs davvero perfette. Questo, poi, non è un vero e proprio disco nuovo di Faris (che, del resto, un album l'aveva fatto uscire meno di un anno fa): siamo infatti in presenza di una raccolta di materiale finora rimasto fuori dalle sue produzioni, ed ora arrangiato e prodotto in casa. Una sorta di raccolta di inediti ed outtakes domestici, ma splendidamente compiuti, che il nostro ha deciso di pubblicare ad esclusivo scopo benefico. Tutti i proventi della vendita di “Gone”, infatti, saranno devoluti ad associazioni umanitarie impegnate nell’aiuto ai bambini asiatici. Basterebbe questa motivazione a spingere all'acquisto del cd: ma, credetemi, questi 13 brani saranno un'autentica rivelazione. Impossibile non ballare sulle note di "Ay Carlo", impossibile non lasciarsi andare sulle suadenti sonorità di "Anticipation anxiety", "Elephantine" e "Northbound train", così com'è impossibile non pensare al grande John Lennon in "Galla" e nella title track "Gone" ed è impossibile non immaginare "Everything is relative" cantata da Paul Mc Cartney. Le note di Nourallah sono sempre state fortemente improntate alle sonorità anni '60 (Ray Davies, ovviamente Beatles, ma anche e soprattutto Cat Stevens), ora sono notevolmente attualizzate senza però che la sua splendida vena melodica venga a mancare per un singolo istante. Adesso, infatti, oltre che i suddetti santoni "made in sixties", vengono subito in mente i R.E.M., senza che nemmeno una nota sembri copiata e nemmeno influenzata. Faris Nourallah è, semplicemente, Faris Nourallah. So che è più di moda citare gli Oasis, che magari suona meglio con gli amici rivelarsi estimatore dei Portishead. Fate un passo in avanti, d'ora in poi citate come vostro personale nume tutelare musicale Faris Nourallah. Chi, incuriosito, andrà a cercare di chi e di cosa si tratta, vi ringrazierà. Il figurone è assicurato. Garantisce il sottoscritto. (Andrea Rossi)