ARBE GARBE  "¡ Arbeit garbeit !"
   (2011 )

''¡ Arbeit garbeit !'' è il settimo disco degli Arbe Garbe. Dopo il riuscitissimo e ben accolto (da stampa e critica) disco live con il mitico Eugene Chadbourne, la band torna con un album in cui tritura nello stesso frullatore diverse influenze musicali, allargando il suono al noise, al free jazz ed alla musica cantautorale. La band gira e rivolta i generi, li smonta e li riassembla a proprio piacimento, operando come un chirurgo dalle mani pesanti al ritmo di un punk primordiale, veloce e volutamente liberatorio. E’ un disco frenetico e divertente, scritto in più lingue, tra Italia e Argentina, paesi tanto lontani, ma potenzialmente molto simili, entrambi fonte d’ispirazione per le canzoni del gruppo, sempre ottimisticamente a cavallo tra disincanto, ironia e follia. I testi attingono all’attualità, deformandola attraverso una lente che le dona una luce surreale. Così accade ad esempio per ''El Cura'', che s’ispira agli incredibili preti dei poveri operanti in Latinoamerica, o per il cantastorie di Dos Pesos, moderno giornalista disposto a soddisfare la curiosa morbosità dei suoi lettori per due soli soldi. Il disco è stato registrato nel Mushroom studio di Enrico Berto a Pordenone, e mixato nel Morbid Sound Studio di Milano. La produzione artistica è stata curata da Gigi Galmozzi (fonico dei Tre Allegri Ragazzi Morti), e dagli stessi Arbe Garbe, che in questa occasione si sono giovati della collaborazione del fumettista serbo Aleksandar Zograf, della fotografa argentina Cecilia Ibañez, e di una sezione fiati composta da membri dei friulani Radio Zastava e dei milanesi Figli di Madre Ignota.