

			
TRY WALKING IN MY SHOES  "All your friends know your secrets"
   (2010 )
		
			 Si chiamano come una canzone dei Depeche Mode (''Walking in my shoes'', appunto), e cantano testi in inglese, ma non lasciatevi ingannare: i Try Walking In My Shoes sono una band campana formatasi nel 2004 e attualmente al lavoro con la BulbArtWorks.
Il loro secondo EP autoprodotto, “All your friends know your secrets”, fa parte del solito filone indie-rock che va tanto di moda ultimamente, con qualche tocco elettronico in più, ad esempio nell’iniziale “Bad Buddha beach” o in “Ain’t so easy”, che forse andrebbe esplorato meglio.
Le sei canzoni suonano infatti piuttosto simili, contornate da suoni pop-rock in atmosfere sognatrici (“Recover and reset”, “If, then, else” e “In August”, di cui è disponibile anche un videoclip amatoriale) o alle volte più aggressive, come in “Miss Understand” e soprattutto “Ain’t so easy”, il pezzo che più si spinge oltre il convenzionale.
Le potenzialità quindi ci sono, aspettiamo ora il salto di qualità.
(Federico Pozzoni)
Si chiamano come una canzone dei Depeche Mode (''Walking in my shoes'', appunto), e cantano testi in inglese, ma non lasciatevi ingannare: i Try Walking In My Shoes sono una band campana formatasi nel 2004 e attualmente al lavoro con la BulbArtWorks.
Il loro secondo EP autoprodotto, “All your friends know your secrets”, fa parte del solito filone indie-rock che va tanto di moda ultimamente, con qualche tocco elettronico in più, ad esempio nell’iniziale “Bad Buddha beach” o in “Ain’t so easy”, che forse andrebbe esplorato meglio.
Le sei canzoni suonano infatti piuttosto simili, contornate da suoni pop-rock in atmosfere sognatrici (“Recover and reset”, “If, then, else” e “In August”, di cui è disponibile anche un videoclip amatoriale) o alle volte più aggressive, come in “Miss Understand” e soprattutto “Ain’t so easy”, il pezzo che più si spinge oltre il convenzionale.
Le potenzialità quindi ci sono, aspettiamo ora il salto di qualità.
(Federico Pozzoni)