

			
JAZZ ACCIDENT  "Same"
   (2010 )
		
			 E' un disco che presenta composizioni originali, che spaziano tra il jazz mainstream, improvvisazione libera, even eights.
La formazione, nata nel settembre 2008, come quartetto raggiunge subito prestigiosi traguardi tra i quali il terzo posto al concorso “Nuovi Talenti Jazz 2009” indetto dal Jazz Club di Bergamo, performance in vari festival e clubs dell’area torinese quali Avigliana Due Laghi Jazz Festival 2009, Le Ginestre Jazz Club, Rassegna Innamorati di Cultura 2009, Rassegna Libri in Terra 2009 .
Negli ultimi anni, in Italia, è raro assistere all’esordio discografico di una band che raccoglie la sfida di presentarsi all’attenzione del pubblico come figura di riferimento che la propria musica.
Il risultato è una musica adulta, ricca di spunti creativi, ma anche di richiami alla tradizione del Jazz.
Le composizioni, tutte originali e scritte dai quattro musicisti, ci disegnano un percorso denso di emozioni, richiamando l’ascoltatore verso lidi ben noti ma con un sound nuovo e originale.
Il lavoro solistico è diviso fra Gianni Denitto e Fabio Giachino, rispettivamente al sax alto ed al pianoforte, ma la ritmica è in sintonia, senza sbavature nelle esecuzioni.
Negli oltre settanta minuti, spicca il piano latino di "Domenica Pomeriggio", spettacolare ed intensa, e "Ansia", un brano che inizia col pianoforte che si contrappone col sassofono, regalando emozioni al calor bianco.
La maturità di questa musica è una buona ragione per scommettere sul futuro dei Jazz Accident.
(Ivan Dragomilov)
E' un disco che presenta composizioni originali, che spaziano tra il jazz mainstream, improvvisazione libera, even eights.
La formazione, nata nel settembre 2008, come quartetto raggiunge subito prestigiosi traguardi tra i quali il terzo posto al concorso “Nuovi Talenti Jazz 2009” indetto dal Jazz Club di Bergamo, performance in vari festival e clubs dell’area torinese quali Avigliana Due Laghi Jazz Festival 2009, Le Ginestre Jazz Club, Rassegna Innamorati di Cultura 2009, Rassegna Libri in Terra 2009 .
Negli ultimi anni, in Italia, è raro assistere all’esordio discografico di una band che raccoglie la sfida di presentarsi all’attenzione del pubblico come figura di riferimento che la propria musica.
Il risultato è una musica adulta, ricca di spunti creativi, ma anche di richiami alla tradizione del Jazz.
Le composizioni, tutte originali e scritte dai quattro musicisti, ci disegnano un percorso denso di emozioni, richiamando l’ascoltatore verso lidi ben noti ma con un sound nuovo e originale.
Il lavoro solistico è diviso fra Gianni Denitto e Fabio Giachino, rispettivamente al sax alto ed al pianoforte, ma la ritmica è in sintonia, senza sbavature nelle esecuzioni.
Negli oltre settanta minuti, spicca il piano latino di "Domenica Pomeriggio", spettacolare ed intensa, e "Ansia", un brano che inizia col pianoforte che si contrappone col sassofono, regalando emozioni al calor bianco.
La maturità di questa musica è una buona ragione per scommettere sul futuro dei Jazz Accident.
(Ivan Dragomilov)