ANGELO DADDELLI & I PICCIOTTI  "Angelo Daddelli & i Picciotti"
   (2020 )

Trenta minuti circa di sano folk siciliano, quello proposto dal progetto Angelo Daddelli & e i Picciotti, che pubblica un album di otto tracce dall'omonimo titolo. Un viaggio di passione e impegno che lascia senz’altro trasparire una capacità di scrittura interessante, ma soprattutto accessibile ai seguaci ancora esistenti della suddetta corrente musicale. La semplicità a regnare come indiscussa sovrana, intrigante e cingente dentro una particolare spirale fatta di sapori, quelli della Sicilia, e all'occorrenza malinconici. "Angelo Daddelli & e i Picciotti" arriva quasi timido, ma colpisce con quella maniera genuina che lascia il segno, complice il voler trasmettere musica con il cuore e con il sentimento, ed questa è una cosa che i cinque musicisti di Palermo sanno fare con facilità disarmante. Nota di merito alla "nebulosa" produzione, componente che lascia fluire le note in modo increspato ma vero (il “tiro” non manca di certo, potrei definirla a mio modo come sordo e graffiante), alimentando di fatto una sensazione d’autenticità sempre meno riscontrabile nei prodotti di questi frenetici tempi. Alla fine dei conti, questo è un disco che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, piace (e non poco) quella voce decisa e carica di "pathos folk", il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione. Non si può dire molto altro al momento, i brani sono davvero "l’ideale" (basterebbe l’opener ''Comu Si Beddra'', non a caso messa in principio, per appagare l’entusiasmo, ma fare torti alle altre canzoni sarebbe un vero peccato), e non possono far altro che portarvi alla ricerca di questo "Angelo Daddelli & e i Picciotti", perché in fondo si spera ci sia sempre spazio per le piccole realtà e relative piccole perle. (Fake!)