recensioni dischi
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ELIO E LE STORIE TESE  "Craccraccriccrecr"
   (1999 )

La morte del sassofonista Paolo Panigada, in arte Feiez, rischiò di chiudere l'avventura del gruppo, che però reagì e tornò in sala di registrazione, per dare un seguito al sanremese 'Eat the Phikis'. La presenza del sassofono di Feiez si sente nei 30 secondi di introduzione, e una vena di malinconia c'è in tutto l'album. Perchè, anche nel delirio della "Bis" di chiusura, dove Elio canta in stile Ligabue quasi meglio dell'originale, difficile non trovare un triste ricordo del caro estinto nei versi "la vita non ti dà la possibilità di un bis". Sempre pieno di duetti - c'è Enrico Mentana, quasi che Elio li volesse solo interisti, tra i tanti -, Craceccetera è un ottimo bignami di tutti gli stili musicali che volete: c'è la dance rap di "La visione", la lirica dell'intro di "Farmacista", il rock di "Bis", lo swing di "La bella canzone di una volta" fino alla "Discomusic". Se c'erano dei dubbi sulle capacità musicali del gruppo, i critici sono serviti. Unico difetto, forse, la fluvialità di un disco che contiene troppi episodi per essere apprezzato in pieno. Ma questo fu la prova che la band era viva e vegeta. (Enrico Faggiano)