recensioni dischi
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THE NIRO  "Un mondo perfetto"
   (2023 )

Inizio dalla fine, ovvero dall’unica cosa che non mi è piaciuta molto del disco. Ovvero quel tarlo nella testa di suoni già sentiti, di ricordi di altri brani ascoltati in giro per playlist o radio. Ma avviso subito che è poca cosa, dovuta sicuramente alle molteplici influenze musicali subite dall'artista negli anni di carriera... e che carriera!

Siamo di fronte ad un artista a 360°: cantautore, pittore e attore, tante espressioni artistiche tutte degne di nota, tutte ben riuscite. Come lo è questo “Un mondo perfetto”, quarto album di inediti di Davide Combusti in arte The Niro. Noto al grande pubblico italiano per una partecipazione Sanremese nel 2013, il nostro Artista (la a maiuscola è voluta) ha in realtà un seguito e un credito in giro per il mondo di non poco conto. Tra condivisioni di palchi, partecipazioni a film e colonne sonore il nostro Davide ne ha fatte più di qualche quotatissimo “cantante” di tendenza…

Ma torniamo al disco. E’ un ascolto facile, piacevole e riposante, sicuramente per le orecchie stanche di un programmatore musicale, come il sottoscritto, alle prese con i futuri tormentoni estivi. Ha un respiro internazionale: è vero che vi ho detto che ha suoni già sentiti (ditemi cosa non vi ricorda “Non mi basta”), ma è proprio l’alchimia dei suoni internazionali e dei testi (quanto mi piace “Cara”!) che dà al disco quella marcia in più. Quel non so che, che ti fa ascoltare e riascoltare tutte le tracce d’un fiato e non stancare. Ai nostri giorni difficile, molto difficile.

''Never fall in love'', per esempio, ci regala una timbrica della voce di Davide particolarmente morbida, che si sposa benissimo con la traccia successiva “Stiamo Bene”, che aggiunge ritmo e un poco di gusto retrò che ti fa alzare dalla sedia e saltare al suono del gong, al minuto 2:04.

Mi piace poi il quasi minuetto di ''Replay'', testo tormentato alla ricerca della felicità ma aperto alla speranza. Insomma suoni internazionali, bassi potenti, bello l’intro di ''Per poi rinascere'', con chitarre e archi: questo ''Un mondo Perfetto'' si rivela un ottimo compagno di viaggio e avventure da portare con noi in questa calda estate 2023. (Marco Camozzi)