recensioni dischi
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OTHER:M:OTHER  "MetaMorph"
   (2023 )

Gli Other:M:Other sono un trio austriaco composto da Judith Schwarz (batteria), Jul Dillier (piano) e Arthur Fussy (synth modulare).

Le parabole artistiche dei tre sono parecchio diverse fra loro: batterista e compositrice la prima, con esperienze in band come Chuffdrone e Little Rosies Kindergarten, “sound poet” e pianista jazz il secondo, mentre Arthur Fussy è sound designer, compositore e ingegnere.

Il trio ha da poco debuttato per la storica Klanggalerie Records con “MetaMorph”, un disco realizzato con l’obiettivo di miscelare suoni acustici ed elettronici, musica sperimentale e beat ispirati alla tradizione clubbing.

I pezzi, otto, provengono da tre diversi concerti realizzati nel corso del 2022 e rappresentano una sorta di anello di congiunzione tra improvvisazione dal sapore free jazz e club music, con traiettorie mai davvero prevedibili: “Matrics” introduce, “Lithosphere” mostra una forte vena sperimentale con sonorità orrorifiche e ambientali, “Reaktor” è già parte di un’esperienza in cui jazz e clubbing si fondono in qualcosa di difficilmente separabile.

Più breve il percorso di “Kin”, mentre le due parti di “Humus” (“I” e “II”) si distinguono per una sorprendente essenzialità, pur separate dal pulsare irrequieto e dritto di “Techtonic”, dal minutaggio decisamente più impegnato e che corre senza soluzione di continuità. “Unruh” è un’altra lunga cavalcata nella quale sembrano venire sintetizzate tutte le idee sviscerate man mano nel corso dei brani.

“MetaMorph” è un lavoro a tratti ostico, ma anche molto ispirato: i tre musicisti hanno mostrato un coraggio che ha complessivamente pagato. (Piergiuseppe Lippolis)