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VINCENZO GRECO/EVOCANTE  "Fino a tardi - Viaggi sonori con Battiato"
   (2023 )

Ci sarebbe da chiedere chi glielo faccia fare - e vale per tutti - provare a mettersi di fronte all'opera di Battiato e cercare di farla propria, in un modo o nell'altro, sapendo che la sfida è impari e che difficilmente il pubblico battiatesco potrà approvare qualsiasi opera di questo genere. Anche se fatta nel miglior modo possibile.

Evocante (pseudonimo di Vincenzo Greco) sfida l'impossibile, e nel suo sbattere la testa contro un muro che nessuno potrebbe scalfire non ne esce nemmeno tanto con le ossa rotte, andando con questo "Fino a tardi" ad approcciare qualche brano del Maestro, rigorosamente non di quelli più famosi.

Di fatto è un album di cover, senza se e senza ma, dove in alcuni casi si è fin troppo ligi al dovere ("Passaggi a livello" o "La porta dello spavento supremo"), anche se l'aggiornamento degli arrangiamenti rende le cose, tutto sommato, non sgradevoli.

Però le cose migliori arrivano quando si lavora su quelle opere anni '70 del Nostro, in particolare una "Sequenze e frequenze" dove si chiude con il parlato che inizialmente era in "Shackleton" e con una voce a dire, forse con eccesso di autoironia referenziale, "uno non può essere invidioso del genere di un altro... cerca la tua strada". Ma dove, soprattutto, si porta con buona onestà al 2023 un brano, e una musicalità, vecchia di mezzo secolo.

Ecco, qui si trova il bene di questo lavoro, che per il resto riesce, comunque, ad evitare l'effetto karaoke anche nei pezzi meno modificati. E allora missione compiuta, anche se gli originali, capirete, sarebbe stato faticoso rifarli anche da Lui stesso. (Enrico Faggiano)