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MOKROÏÉ  "Moving forward"
   (2023 )

Il nuovo EP autoprodotto “Moving Forward” ci porta nella dimensione onirica elettronica di Mokroïé, fatta di darkwave e voce narrante baritonale, come nel brano di punta “Forest of uncertainty”.

È una scelta sonora che negli ultimi anni si è fatta sempre più frequente, forse complice il successo di Stranger Things, serie che col pretesto di una trama horror fantascientifica, si tuffa nella nostalgia degli anni '80, sia nell'aspetto di ambientazione visiva, che nella colonna sonora.

Ma le parole di Mokroïé non guardano al passato, piuttosto ad un presente che non è attualità, sono riflessioni esistenziali che sono sempre valide, nel rapporto tra uomo e natura, e tra uomini e potere: “All summed up in a line, do we reopen? Get out? Forage for essentials, or close our minds? We got to do something. The problem isn't the leaves, we cannot get to the roots. But it's neither here or there. The echoes of confinement. Oh but there's power in numbers, let no man put us asunder”.

La voce compare anche in “More”, a fianco a quella di una vocalist, che accompagna il crescendo elettronico fino al finale, con il solo suono di piano. Gli altri due pezzi, la titletrack e “To the heroes”, sono strumentali, sempre immersi in questo sound sintetico e gelido, tra synth bass gommosi e atmosfera plumbea.

Disco per gli appassionati dei suoni mitteleuropei (tedeschi), dove questo genere è sempre vivo. (Gilberto Ongaro)