recensioni dischi
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SUNSHINERS  "Sunshiners"
   (2006 )

“Tutte le culture sono il risultato di un mix, di incontri e scontri. Di conseguenza è l’isolamento a causare la morte delle civiltà”. Il senso di questa massima del premio Nobel messicano Octavio Paz è evidente: i migliori progetti affondano le loro radici nel multiculturalismo. La musica non fa eccezione, soprattutto sulle Isole Vanuatu… Forse è il caso di specificare dove sono le Isole Vanuatu (Pacifico Sud-Occidentale, a Nord-Est della Nuova Caledonia, ad ovest delle Fiji e a Sud delle Solomon), perché è proprio da questo arcipelago meraviglioso che arrivano i SUNSHINERS. Il loro album non è un prodotto del marketing né una compilation fatta solo per portare un tocco esotico nelle notti occidentali e dimostrare che l’estate è ormai alle porte. Questo disco è un concentrato di spontaneità, istinto, umanità, nato dall’incontro di quattro cantanti delle isole Vanuatu, già leader di gruppi locali, uniti dalla voglia di fare un’esperienza nuova: Gero Iaviniau dei “Nayo”, la band più famosa dell’arcipelago, John Rapala dei “Krosroad”, Ben Siro dei “Huarere” e Jake Moses dei “Torotua” e dei “XXSquad”. La particolarità dei SUNSHINERS è quella di adattare in chiave reggae i grandi successi del British Pop degli anni ’80. Nei Sunshiners il reggae regna sovrano e si sente l’eco del grande Bob Marley, che è l’idolo dei nostri cantanti. La passione per la musica di Bob si fonde in maniera così spontanea con le atmosfere del pop inglese che le canzoni che ne scaturiscono sembrano tutto tranne che delle cover.