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DELBEFO  "Di uomini ladri e conigli"
   (2024 )

Delbefo è il nome di una band della provincia di Bologna, composta da Fabio"Il Befo" Govoni (autore e fondatore della band), Ivan Fortini (Piano, Tastiere, Basso, Cori) e Michele Galli (Chitarre, Basso, Piano).

A fine 2023 Fabio, insieme ai suoi amici, realizza il sogno di dar vita ad una band e al primo album “Di Uomini Ladri e Conigli”. Le 12 tracce contenute nell’album, che sono una più bella dell’altra, riescono a comunicare emozioni in modo potente e universale ma anche a disorientare piacevolmente l’ascoltatore attraverso i continui cambi di tema.

Ascoltando i brani dal primo all’ultimo, la percezione è quella che vi sia un filo conduttore che gli lega. Come se attraverso note, melodie, armonie e testi, i Delbefo ci permettessero di entrare nell’intimo di una storia intrisa di emozioni e sensazioni.

Ecco che “In Fuga”, che apre il disco, inizia con un treno che corre via e una chitarra che ricorda molto quella di The Edge degli U2. Poi l’atmosfera tranquilla, si sviluppa in ritmi più intensi. “Aprile” inizia con una batteria strepitosa che crea bel groove per aprirsi dalla metà in poi con la chitarra, che ci regala un bellissimo assolo sopra un tappeto di piano.

I Delbefo trovano ispirazione nel “Minotauro”, creatura della mitologia greca, per raccontare o forse raccontarsi, ma questo lo possiamo solo immaginare. E’ un brano molto rock che scivola via piacevolmente. Con il “Brigante”, probabilmente d’ispirazione letteraria, ci raccontano una storia di vita selvaggia. La chitarra acustica, basso e batteria ci portano a immaginare i paesaggi dell’Ovest americano.

“Sotterranei” è uno tra i brani più emozionanti. La voce accompagnata dal piano, rende vagamente lo stile di Ultimo. Il pezzo parte e il protagonista cammina. Il rumore dei suoi passi sull’asfalto lo portano a fare un viaggio dentro sé stesso. Una catarsi dentro un cuore vagabondo che si arma di coraggio, per andare verso l’unica direzione.

Il brano più “arrogante” e che prende una veste molto più rock, è “La Guerra delle Cagne” dove l’intro riporta vagamente alla celebre di Vasco Rossi “Gli Spari Sopra”. “Al di Là delle Nuvole” si ispira al film di Antonioni? Non a caso è uno tra i testi più romantici di questo album. Una ballata malinconica e poetica, impreziosita dalla chitarra elettrica, piano e cambi di registro che creano emozione all’interno di tutta la composizione musicale.

“Oliver”, è il brano prog dell’album. Molto interessante il rullante nel corpo centrale del brano che, insieme al piano, ci racconta la follia di “Oliver”. L’ultima traccia è “VHS”, una stupenda ballata che conclude il racconto dei Delbefo. La bellissima apertura del ritornello, che dona respiro a tutto il brano, si fonde perfettamente con le parole del testo. Qui il protagonista della storia, finalmente acquista fiducia nella vita.

Si potrebbe definire un concept? No! “Di Uomini Ladri e Conigli” è un viaggio interiore e di trasformazione, che i Delbefo hanno voluto far fare al protagonista della storia, insieme all’ascoltatore.

La musica è terapeutica su vari livelli, per chi la crea e per chi l’ascolta. Lo è ancora di più quando gli artisti cercano anche di insegnare che basta saper ascoltarsi e vedere ciò che ci sta intorno, per comprendere che non esistono vergogna e paura che non possano essere affrontate. I Delbefo con “Di Uomini Ladri e Conigli” ci invitano a camminare nei sotterranei della nostra anima, per tornare alla vita.

Da ascoltare assolutamente. (Tatiana Lucarini)