recensioni dischi
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GIANLUCA GRIGNANI  "La fabbrica di plastica"
   (1996 )

Era uscito da un album di esordio che aveva stordito, come si suol dire, pubblico e critica. Le ragazzine che lo avevano visto a "Non è la rai", con i suoi maglioni larghi stile abbracciami-subito, l'occhio dolce e il capello lungo. E la critica: pronta a stroncarlo come ennesimo blando prodotto per quindicenni, si era trovata davanti un disco che proprio leggero leggero non lo era. Si aspettava quindi la prova del nove, per capirne le ambizioni: solo bello, o c'era sotto dello spessore? Quando apparì "La fabbrica di plastica", se attorno a lui c'era della confusione, le cose peggiorarono. Altro che prodotto per fanciulle in pre-orgasmo: Grignani eliminò la sua foto dalla copertina del disco, conditio sine qua non tanti altri nemmeno scendono a patti (Nek, ad esempio, ha sempre detto "mi sento sicuro di me, ma non riuscirei a far uscire un disco senza i miei occhi azzurri in primo piano"). Poi, mise le dita nella presa dell'elettricità, rendendo il sound più aspro e meno commerciale. Sia chiaro, non stiamo parlando degli Einsturzende Neubauten, ma di certo qualcosa che non era esattamente adatto alle tredicenni. Poche rime cuore-amore, poche storie fra le dita, si partiva con la sua voce strozzata e filtrata della titletrack per chiudere, tra una visione e l'altra, con una ghost track che lo vedeva urlare "sto attraversando il grande fumo". In mezzo, allucinazioni di ogni tipo, mentre le chitarre si contorcevano alla sua voce rendendo il disco assolutamente imperdibile, al di là di ogni pregiudizio. Opera unica, Grignani ha poi continuato la carriera sempre sul filo del rasoio: bello, ok, ma almeno posso essere un po' dannato? Poco esaltato dalle vendite (ingiustamente), fu costretto a qualche compromesso: riapparizione delle foto, e qualche canzoncina che non fosse poi totalmente acida. Occasione mancata, forse, ma in fondo va perdonato: passare da "L'allucinazione" a "L'aiuola" stroncherebbe chiunque, ma volete mettere il Vasco di "Portatemi Dio" con quello che si barcamena tra deluse e spot di cellulari? E allora, se lo fa il Sommo, perchè accusare di commercializzazione Grignani? (Enrico Faggiano)