recensioni dischi
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THE HUNTING DOGS  "We are"
   (2024 )

Gli Hunting Dogs sono Alba Nacinovich e Marco Germini, duo goriziano da poco giunto al debutto discografico con “We Are”, realizzato con il supporto di Marco Fasolo (già Jennifer Gentle) e Matej Doljak in studio.

“We Are” è risultato di un certosino lavoro di sintesi tra idee rock ed elettronica, di un incessante movimento sul crinale fra acustico ed elettronico, fra struttura e improvvisazione, mentre la scrittura affronta le zone d’ombra dei rapporti interpersonali, i terreni di scontro, le norme sociali e tutte le loro implicazioni.

Nove brani per poco più di quaranta minuti di musica, “We Are” è espressione di una proposta definita “electro-shocked pop”, locuzione decisamente indovinata. La partenza è affidata a “Synchronized Cravings”, un brano denso di groove e di saliscendi ipnotici e acidissimi, concettualmente molto distante dalle morbidezze e alle rarefazioni di “Less Yellow”, prima delle increspature finali.

Bastano davvero pochi minuti a rivelare il grado di complessità di “We Are”, perfettamente incarnato dalle imprevedibili evoluzioni di “White Sheets” e da “The Grapes, Pt. 2”, forse i due episodi più brillanti.

Non ci sono passaggi che non siano a fuoco, però, in una proposta artistica che appare già definita e riconoscibile come accade raramente con i dischi di debutto. Il duo mostra già buonissime intuizioni e una grande personalità, alimentando grosse aspettative anche per il futuro. (Piergiuseppe Lippolis)