recensioni dischi
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FABRIZIO COPPOLA  "Una vita nuova"
   (2005 )

Nell’era della tecnologia Fabrizio Coppola sceglie di ritornare alla forma pura della canzone, proponendo i suoi brani in acustico (chitarra e pianoforte), come un vero cantastorie dei giorni nostri che canta non la Milano veloce, quella da “bere” degli anni ’80, ma quella fatta dalle storie delle persone che sembrano vivere dentro questa città senza dover lasciare un segno (un pendolare, un senzatetto, un fratello e una sorella che cercano di restare se stessi…). Fabrizio Coppola, con la sua voce profonda, diventa il portavoce della gente comune, disegnando con parole e musica spaccati della vita di tutti i giorni come piccoli cortometraggi. Per fare rock’n’roll non servono per forza chitarre distorte o amplificatori, come ama sempre ripetere lui: “Il rock'n'roll non è una maglietta a strisce, una spilletta sul bavero della giacca, una frangetta ben pettinata, vestirsi come nelle pubblicità su Rolling Stone. Non è entrare nel giro giusto. Il rock'n'roll è un tizio con una chitarra e una storia da raccontare”. Spenta l’elettricità e tolto l’impatto corale della band, dalle canzoni di Coppola emergono la forza narrativa dei testi e l’essenzialità di uno stile compositivo che nasce dal folk urbano, dal blues e dall’alt country. Cresciuto musicalmente con i cantautori e il rock americano, Fabrizio Coppola ha una lunga storia alle spalle, fatta di concerti e incisioni autoprodotte sia in solitaria, sia con diverse formazioni. Se il punto di partenza iniziale è di chiara matrice folk e alt country, lentamente il suono si sposta verso ambientazioni più elettriche e contemporanee. Ed è questo il suono che caratterizza il disco d'esordio, 'La superficie delle cose', registrato nell'inverno 2002 in coproduzione artistica con David Lenci. Il disco viene pubblicato un anno dopo, nel giugno 2003, su etichetta Novunque con distribuzione Self. I maggiori punti di forza del disco, il suono graffiante e ruvido, l'impostazione dichiaratamente rock e le liriche poetiche e ispirate, attraggono subito l'interesse della critica, che giudica 'La superficie delle cose' come uno dei migliori dischi del 2003. Lavorando lungamente su un suono che mette insieme i cantautori americani, un atteggiamento melodico ai confini del soul e arrangiamenti che non nascondono accenti beatlesiani, Fabrizio entra in studio a febbraio del 2005 coadiuvato da Simone Chivilò come coproduttore artistico, già produttore e collaboratore di Massimo Bubola. A luglio il primo assaggio del nuovo disco, 'Radici', un brano dal suono teso e profondo, imperniato su un impasto di Fender Rhodes e chitarre elettriche. Il pezzo viene offerto in free download e diventa presto uno dei brani più scaricati da Rockit, grazie anche ai numerosi passaggi nel circuito radiofonico indipendente. Il disco nuovo, intitolato 'Una vita nuova', contiene 14 episodi e viene quindi pubblicato a fine ottobre su etichetta Novunque con distribuzione Self. A giugno 2006 viene anche pubblicato (in esclusiva per il sito musicboom.it) l'ep 'Live alla Casa 139', registrato durante un concerto agli inizi di maggio. L'ep contiene sette tracce tratte dai primi due dischi comprese due cover di 'You've got to hide your love away' dei Beatles e 'State Trooper' di Springsteen, e lo si può scaricare da musicboom.it.