LUDOVICA BURTONE "Migration tales"
(2025 )
“Migration Tales” è il secondo lavoro in studio della compositrice e violinista italiana Ludovica Burtone.
L’album è stato pubblicato poco meno di un mese fa da Endectomorph Records e si ispira alle traiettorie biografiche di donne immigrate, con l’obiettivo di raccontare sfide ed emozioni, difficoltà e le piccole grandi vittorie di chi viaggia fra Paesi e culture diverse alla ricerca di una nuova casa.
L’artista è stata accompagnata da un ensemble internazionale, composto da Milena Casado (Spagna) al flicorno, Julieta Eugenio (Argentina) al sax tenore, Marta Sanchez (Spagna) al pianoforte, Tyrone Allen II (Stati Uniti) al contrabbasso e Jongkuk Kim (Corea del Sud) alla batteria, oltre alla presenza di Cleo Reed in un brano.
Musicalmente, il disco si staglia in una zona grigia fra il jazz contemporaneo, specialmente nelle sue declinazioni free e d’avanguardia, la musica colta e la world music. I brani intendono approfondire qualsiasi aspetto e sfumatura della migrazione: la costruzione, la difesa e la ridefinizione di un’identità, il senso di appartenenza a un luogo, l’urgenza di adattarsi a una realtà altra.
“Migration Tales” è un concept album, un lavoro impegnato e, in un certo senso, anche politico, che conosce i suoi momenti più alti durante “Outside My Window”, scritta e ispirata durante il lockdown vissuto da Brooklyn, “The Name” e una più sperimentale “Our Voices”. Un’autentica chicca per i cultori del jazz, ma anche un disco probabilmente necessario in questo periodo storico. (Piergiuseppe Lippolis)