JOSS TURNBULL "Turmoil"
(2025 )
“Turmoil”, uscito per Boomslang Records, è il nuovo album solista del percussionista Joss Turnbull.
Si tratta di un lavoro molto personale, nel quale l’artista tedesco intende esprimere tutto sé stesso attraverso il suono, raccontando un mondo di incertezza e tensione.
Per raggiungere l’obiettivo, Turnbull ricorre spesso al live sampling e agli effetti elettronici anch’essi live, mescolandoli sapientemente con la tradizione percussiva del Medio Oriente, di cui è cultore.
Non è un caso che, nell’economia di “Turmoil”, sia centrale il tombak, un tamburo a calice considerato solitamente il principale strumento a percussione persiano.
Turnbull utilizza una combinazione di tecniche e oggetti, molti dei quali non convenzionali come le palline di gomma, ma anche la voce e il respiro, per stratificare ulteriormente un sound che, nel suo incedere, rivela tutte le sue innumerevoli sfumature senza soluzione di continuità.
“Turmoil” dà la sensazione di perseguire un unico schema, ma gli approdi sono sempre molto diversi e i risultati sorprendenti: “Are You There”, quasi a richiamare l’attenzione dell’ascoltatore, introduce disorientando, anticipando la furia di “Bottled” e il contrasto tra i vocalizzi frammentati e i suoni di tombak di “The Things I Can’t Talk About”.
“All I Ever Heard” trasporta verso un mondo tenebroso, vagamente simile a quello di “Chasing the Quiet”, più distorta e sperimentale, mentre “I Like to Disintegrate” è la parentesi più danzereccia, nonostante il suo climax, dell’intero lotto.
Il disco, che si scioglie con “Stay” e le evoluzioni di “Let’s Dance Somewhere Else”, è un altro manifesto del linguaggio autentico e in un certo senso unico di Joss Turnbull: ostinatamente difficile, a tratti quasi inafferrabile, ma dal fascino sempre notevole. (Piergiuseppe Lippolis)