recensioni dischi
   torna all'elenco


JAN GUNNAR HOFF GROUP  "Voyage"
   (2025 )

“Voyage” è l'album di debutto del supergruppo capitanato dal pianista, compositore e professore norvegese Jan Gunnar Hoff, e completato dal chitarrista francese Nguyên Lê, dal bassista norvegese Per Mathisen e dal batterista e tastierista britannico Gary Husband.

Arrivato a poco meno di due anni dall'avvio del progetto, seguito da un'intensa attività live, il disco comprende dodici brani originali in cui emerge un fortissimo afflato jazz accanto a un ricco ventaglio di influenze, sapientemente disciolte in un sound che comunque conserva compattezza e non dà mai la sensazione di essere pomposo o troppo complesso.

Le sfumature jazz, ora elettriche e ora acustiche, incontrano rock e world music, ma anche folk e qualche struttura progressive, non rinunciando a un tocco classico e a timbri in grado di esaltare il lirismo nordico e i linguaggi autentici dei vari protagonisti.

Aperto dalla levitazione appena rarefatta e dolcemente psichedelica di “Living”, il disco passa per il lungo percorso suddiviso in due episodi della titletrack, per forza di cose uno dei pilastri dell'album, in evoluzione dall’intimismo di un dialogo chitarra-piano al prog della seconda parte, ma anche per le improvvisazioni ragionate di “Distant Waters”.

“Serene” è uno scioglimento rassicurante, un momento di calore e meditazione come altri nel corso dell'opera. La potenza di “Voyage” risiede nella sua capacità di esaltare i singoli tocchi e di renderli qualcosa di maggiore rispetto alla somma dei singoli elementi: nel suo essere “colto”, il jazz firmato da Jan Gunnar Hoff group è anche molto accessibile, materiale per i cultori del genere, indubbiamente, ma non solo. (Piergiuseppe Lippolis)