recensioni dischi
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PURPLE TRAP  "The stone"
   (2025 )

Il trio Purple Trap, formato da Keiji Haino alla voce e alla chitarra, Bill Laswell al basso e Rashied Ali alla batteria, ha avuto una vita breve ma estremamente intensa. In questo live risalente al 2005, appena uscito per Karlrecords, viene fotografato in un momento di ispirazione e di furia artistica di straordinaria potenza mentre si esibisce sul palco del The Stone di John Zorn. Si tratta un concerto unico e imprevedibile che faceva parte di un festival di cinque giorni organizzato proprio da Haino. I risultati sono davvero sorprendenti.

Il supergruppo ha dato alle stampe per la Tzadik la loro unica prova in studio, Decided... Already The Motionless Heart Of Tranquility, Tangling The Prayer Called "I", nel 1999, un doppio album potente e incisivo, che graffia il viso e le orecchie di chiunque decida di avvicinarsi a esso. Riunitosi nel 2005 per una performance unica e imprevedibile, il trio sale sul palco del locale zorniano The Stone con la stessa grinta e con la stessa capacità di modellare e di scolpire la propria musica di quella che aveva mostrato nella sua dimensione studio. I sette brani che vengono eseguiti sono taglienti e multiformi. Nei quarantotto minuti dello show, l’immersione che offre il free-jazz avanguardistico imbevuto di ritmi e accenti acidi e a volte quasi psichedelici è semplicemente grandioso.

Qui stanno la rilevanza e la prorompenza di questo The Stone. È un documento significativo, che offre una finestra ariosa e sincera su un supergruppo dall’esistenza brevissima le cui performance live sono degne di essere ascoltate con attenzione e con dedizione. Lo show del 2005 è l’unica testimonianza della band al di là del suo unico lavoro in studio, e il fatto che questo live, pur tenutosi molti anni dopo quel disco, mostri che tra e nei membri del gruppo convivano un’intesa eccellente, una precisione lucidissima e una passione irrefrenabile non sorprende di certo ma lascia piacevolmente soddisfatti e conquistati dalle derive melodiche e cadenzate che il concerto offre.

Oscuro e raffinato, il trio Purple Trap, nell’inafferrabile compattezza della sua dimensione performativa, merita indubbiamente un rinnovato interesse. Questo raro live ne mostra gli aspetti più intriganti, scoppiettanti e sinceri, regalando all’ascoltatore un’esperienza straordinaria e avvincente. (Samuele Conficoni)