VITO TOPPUTO "Pezze americane"
(2025 )
“Pezze americane” è l’album di debutto del giovanissimo Vito Topputo, cantautore appena ventenne originario della provincia di Bari.
Il disco condensa tredici brani in poco meno di quaranta minuti e si distingue per una formula cantautoriale sospesa fra pulsioni folk, momenti più muscolari che strizzano l’occhio all’alternative rock e qualche influenza da Oltreoceano, con un sottile manto psichedelico a fungere da collante.
I riferimenti di Vito Topputo spaziano dai classici del songwriting, con uno sguardo che va anche oltre la nostra tradizione, ad atmosfere più contemporanee, in parte figlie degli umori che hanno contraddistinto l’ascesa dell’indie italiano negli ultimi anni: un continuo saliscendi fra elucubrazioni esistenziali e una nostalgia genuina, anche riflesso profondo di un certo senso di disillusione e di qualche momento più trasognato, ma c'è spazio anche per qualche nota ironica.
Con il passare dei minuti, “Pezze americane” assume le sembianze di un lavoro di un artista che conosciamo da sempre, anche grazie alla potenza immaginifica delle liriche, ma sarebbe ingeneroso trascurare l’efficacia delle intuizioni musicali e del bel lavoro svolto in fase di produzione.
Aperto dalla dolcezza rarefatta di “Camus”, “Pezze americane” conosce il suo apice nell’intensità lancinante di “Falene” e nel rock di “Contrada Sant’Oceano”, impreziosito dalle stratificazioni di una voce femminile quasi a contrappuntare il graffio dello stesso Topputo.
“Pezze americane” è una delle opere prime italiane più belle del 2025: il futuro è tutto dalla sua. (Piergiuseppe Lippolis)