KORO ALMOST BRASS "Plays Monk"
(2025 )
Un quintetto di fiati che importa nel jazz elementi di sonorità classica, per reinterpretare brani del leggendario Thelonious Monk.
Il celebre pianista eccentrico vede qui le proprie invenzioni tradotte per il sassofono contralto di Cristiano Arcelli, la tromba e il flicorno di Fulvio Sigurtà, il corno francese di Giovanni Hoffer, il trombone di Massimo Morganti e il basso tuba di Glauco Benedetti, che con il suo ingombrante strumento è anche solista.
Uscito per Caligola Records, “Plays Monk” ci offre otto episodi del repertorio monkiano: “I Mean You”, “Bemsha Swing”, “Reflections”, la celeberrima “Epistrophy”, la festaiola “Worry Later”, la malinconica e funerea “'Round Midnight”, la sincopata “In Walked Bud” e si chiude con l'altrettanto famosa “Rhythm-A-Ning”.
Si apprezza la cura nelle armonizzazioni ricreate per i cinque strumentisti. Nei brani più incalzanti, il groove emerge anche in assenza di batteria e contrabbasso. L'introduzione di “Rhythm-A-Ning” è ottenuta prendendo un frammento del tema e ripetendolo, creando una temporanea texture che spiazza chi conosce il brano originale. In attesa che arrivi la melodia... la esegue per primo proprio il tubista, Benedetti, raggiunto poi dagli altri.
Altrettanto gradevole è l'esito timbrico. L'incontro del sax e del corno francese forniscono un colore poco usuale ma vibrante. Sia nella gioiosità di brani come “I Mean You” che nella malinconia di “Reflections”, l'album nel complesso emana un'aura di eleganza, che forse cozza col carattere impetuoso di Monk, ma rispolverare il suo repertorio è sempre una buona idea. (Gilberto Ongaro)