VALENTINA NICOLOTTI "Logica magica"
(2025 )
Sùbito una domanda in premessa: ma, un’artista che dimostra una continua evoluzione, non suscita (quantomeno) rispetto e la voglia di ascoltarla?
Poi, se alla fine del nuovo album di Valentina Nicolotti “Logica magica”, resta un ascolto fine a sé stesso e non scatta l’applauso, è logicamente una scelta libera anche se, francamente, vedo difficile non battere le mani a questa elegante e bravissima singer che, in mezz'ora di percorso, ti sfodera finissimi aspetti di soul, cantautorato e jazz con alternanza linguistica tra inglese e lingua madre.
Il bel flow carezzevole della titletrack ci accoglie all’entrata del disco, cosi come la maestosità riflessiva di “Albero” e “Housewife”, che scorrono a meraviglia tra suggestioni ambient-jazz senza fissa dimora.
L’ugola soave di Valentina le permette di far sbocciare “Fiori colorati”, sussurranti di pura classe canora mentre, con l’eterea “Medusa”, si capisce quanto abbia voglia di spaziare in soluzioni estrose ed imprevedibili.
Poi, ammalia con la stilosissima “La calma del mare”, nuotando in ondulanti acque jazzy, con la sensazione di estasiarsi di fronte ai riflessi argentei di una luna romantica.
La Nicolotti narra le sue semplici vicende personali sempre con piglio “soft”, non rinunciando ad evidenziare le traversie di vita. Sebbene la coppia finale “My body belongs to me” e “Come carta” può, d’istinto, lasciar attoniti per la bizzarria espressiva dell’insieme, va però tenuto presente che Valentina ha in serbo tanta versatilità che, giustamente, non manca l’occasione di impiegarla anche in episodi inconsueti.
Dall’esordio di “Calicantus” di 5 anni fa, ne son passate di note e vocalizzi sotto i ponti, ed un ritorno cosi bello testimonia come la sua bravura abbia pennellato un nuovo smalto evolutivo. Magica! (Max Casali)