YEVGENI GALANOV "Sergei Prokofiev piano sonatas I"
(2025 )
Una interessante uscita musicale del 2025 a cura dell’etichetta Da Vinci Classics contempla questo lavoro di Yevgeni Galanov che comprende le prime sonate di Prokofiev, di cui alcune rappresentanti una importante tappa delle prime sperimentazioni del compositore russo comprese le sue influenze da Medtner e Scriabin.
Ascoltiamo quindi, già in giovane età, lo stile di Prokofiev che nel corso della sua vita raffinerà la scrittura compositivo-espressiva, spesso antiromantica e pervasa da grande intensità emotiva.
Galanov riesce ad entrare nel pieno spirito interpretativo del compositore, offrendo una coinvolgente esecuzione, tecnicamente perfetta, per un totale di 57 minuti di ascolto.
Le differenze tra altre incisioni inerenti il repertorio, che sicuramente all’ascoltatore attento possono essere messe in luce, sono l’attenzione al dettaglio tecnico che va a braccetto con la tensione dell’aspetto emotivo.
Un interprete con una resa molto nitida e accurata della scrittura pianistica di Prokofiev, che però valorizza le sfumature dinamiche e il carattere inquieto e complesso delle sonate.
Il lirismo romantico viene quindi diluito in un equilibrio timbrico tra la tensione e la brillantezza tecnica, permettendosi una “visione” musicale chiara e netta: forza coniugata a soffusa atmosfera il cui mistero e oscurità rimangono comunque presenti.
Il confronto quindi volge dalla parte di Galanov per un equilibrio ricercato, tempi moderati e che quindi risultano ben bilanciati e che permettono all’ascoltatore di percepire nuovi risvolti, come la Sonata No.7 ''Stalingrado'', che ha una durata di circa 17:58 minuti distribuiti in movimenti con tempi vari come Allegro inquieto (8:43), Andante caloroso (5:54) e Precipitato (3:20) senza mai affrontare i passaggi virtuosistici.
Galanov è un pianista che entra nel merito di avere grande cura delle dinamiche e dei contrasti, pur rimanendo fedele alla propria ottica bilanciata ed equilibrata, che rimane sospesa tra il drammatico e il ritmico i cui momenti (e ci sono) di grande incisività rimangono poi controbilanciati da momenti introspettivamente delicati come nelle sezioni Andante caloroso o Andante sognando.
Un approccio che aiuta a cogliere sia la modernità stilistica sia il rigore formale dell’opera di Prokofiev, un ascolto che aiuta a comprendere come una interpretazione chiara, riflessiva e tecnicamente virtuosa possano rendere un carattere complesso e variegato come quello del compositore. (Elisabetta Amistà)