PERGOLA "Stream!"
(2025 )
Non sembra, ma talvolta viene sottovalutata la ricca esperienza che un dj può accumulare mixando per anni. Evidentemente c’è, forse, il preconcetto che chi sta in consolle non possa, poi, maturare un’esigenza diversa.
Invece, l’ex dj Pergola (Massimo) smentisce i dubbiosi lasciando una stimata carriera nel circuito clubbing, per abbracciare quella più intima e meditativa di cantautore e compositore, tramite le 10 canzoni che compongono il nuovo album “Stream!”.
Il soggetto non si contenta (giustamente) di omologarsi a tanti e prova a distinguersi con una miscellanea di rock, pop, world e sperimental-music. Ci è riuscito? Lo valutiamo sùbito.
Innanzitutto, partendo dalla titletrack ci mostra le sue capacità compositive, evidenziando un brano contorniato da ottimi fiati, mentre nel singolo “Dove il sogno va”, in “Un lungo addio” e “Nell’attimo della realtà” c’è insita tutta la spiccata sensibilità di Pergola nel descrivere bene fantasie, emozioni personali e (perché no?) di tutti.
Invece, nella misurata pulsione vibratile che vige in “Strade perdute”, Pergola cesella un garbato arrangiamento che sembra uscito da mani esperte e, quando propone la strumentale “Oltrefrontiera”, capisci l’ampiezza del suo raggio ideativo immergendo il tutto in aere world.
Tra rock e scie funk, Massimo veleggia leggiadro nella “Terra di Utopia”, mentre la passionale “Io qui” è un’ottima anticamera per giungere alla soffusa soft-strumental “A presto”, facendoci chiaramente intendere che non passerà molto tempo per farlo tornare in campo.
Però, lasciamogli il tempo di realizzare un altro splendido goal, come quello realizzato in questo “Stream!”, grazie anche all’apporto di una platea di pregiati musicisti, tra cui Simon Phillips, Lenny Castro, Chris Hughes and many more.
Gli basterà non disperdere lo spiccato fiuto di sperimentare spontaneamente, sinceramente, senza risparmiarsi. Mi raccomando… (Max Casali)