recensioni dischi
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SYR DARIA  "Dark carousel"
   (2025 )

I Syr Daria sono una band metal francese originaria dell’Alsazia e attiva dal 2007, dopo l’incontro tra Michel Erhart e Thomas Haessy, entrambi chitarristi con altre esperienze alle spalle.

In seguito all’ingresso in pianta stabile di Christophe Brunner alla batteria e Guillaume “Will” Hesse alla voce (e inizialmente anche al basso, poi diventato materiale per Pascal Husser), la band ha trovato la sua forma definitiva e ha prodotto tre dischi prima della pandemia.

Quest’anno il quintetto è tornato con “Dark Carousel”, un album che si colloca nel solco della produzione pregressa della band, con un heavy metal classicheggiante, infarcito di thrash e segnato da atmosfere robuste, a volte cupe, ma la vera novità è l’ingresso di ambientazioni “cinematografiche”, in parte riconducibili a una produzione più curata e pulita rispetto al passato.

Con dieci brani che si consumano nell’arco di cinquanta minuti, “Dark Carousel”, il disco evidenzia la buona tecnica di base della band e diversi passaggi interessanti, sebbene a tratti siano un po’ troppo riconoscibili anche le influenze di band come i Metallica.

Tra gli episodi migliori, “The Beast Is Back” in apertura anticipa alcune delle novità introdotte, mentre “Lucifer” concede variazioni e sviluppi articolati anche grazie alla sua maggiore durata. Funzionano bene anche “Pogo”, più aggressiva, e la conclusiva “Carousel” con la sua atmosfera evocativa, compensando qualche momento meno originale.

I Syr Daria continuano il loro percorso di crescita con “Dark Carousel”, un album che interpreta bene il genere senza cercare particolari rivoluzioni: per il salto di qualità, probabilmente, serve correre qualche rischio in più. (Piergiuseppe Lippolis)