recensioni dischi
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THE DWARFS OF EAST AGOUZA  "Sasquatch landslide"
   (2025 )

I Dwarfs of East Agouza sono una formazione egiziana con sede al Cairo, formata da Maurice Louca (tastiera, elettronica, beats), Sam Shalabi (chitarra elettrica) e Alan Bishop (sax alto, chitarra acustica e voce).

Da tempo riconosciuto per lavori che legano psichedelia, improvvisazione, sonorità etniche e free jazz, il trio è tornato a ottobre con “Sasquatch Landslide”, il primo album per l’etichetta Constellation.

Il disco prosegue un’esplorazione musicale potenzialmente inesauribile, approdando in territori psych trance figli di un intenso lavoro di improvvisazione libera, ma equilibrata, con sette brani condensati in poco meno di tre quarti d’ora.

Tutto ciò è il risultato dell’intarsio fra ritmiche ipnotiche e loop elettronici costruiti da Louca, linee di chitarra arzigogolate ma fluide e i ricami del sax, con la presenza di una voce, descritta come “senza lingua madre”, a puntellare l’opera.

All’interno di “Sasquatch Landslide” si riconosce la forte attitudine improvvisativa del trio, ma le tracce sono meno lunghe e più compatte rispetto ad altri episodi della discografia del trio egiziano: nonostante ciò, rimane sempre estremamente riconoscibile la geografia dei Dwarfs of East Agouza, tanto quanto il loro desiderio di far fluire in maniera quasi naturale i brani, fra stratificazioni, sovrapposizioni e dialoghi serrati.

La bellezza di “Sasquatch Landslide” risiede nella sua coerenza: nonostante la tensione di fondo, è un album quasi contemplativo, in cui sette episodi sembrano essere, in realtà, un unico grande discorso.

I Dwarfs of East Agouza si confermano una delle più belle realtà nel sempre vivace mondo della neopsichedelia contemporanea, con un lavoro ispirato e, come sempre, molto ricco di elementi originali. (Piergiuseppe Lippolis)