ZEUP "Mammals"
(2025 )
A volte basta poco per ricordarmi il motivo per il quale ami davvero la musica: niente produzioni esagerate, nessuna ricerca forzata di originalità ma amplificatori accesi, e la voglia di vedere ragazzi suonare insieme. Con ''Mammals'', gli Zeup lo dimostrano alla perfezione.
Il quartetto danese (Jakob Bach: Chitarra - Voce principale; Mikkel Birck: Basso - Cori; Morten Barth: Batteria) firma il nuovo album che comprende otto tracce di stoner rock autentico, ruvido, carico di groove e di quella vitalità che si è un po’ persa in tempi di suoni plastificati.
Gli Zeup non inventano nulla di nuovo ma riescono a far respirare il genere, con una sincerità disarmante. Fin dal primo brano è chiaro che la band preferisce l’impatto, rispetto alla complessità. Riff densi, groove che incalzano e un senso di libertà totale, sono la colonna portante di ogni pezzo.
Tutto suona “vivo”, come se fosse stato registrato in presa diretta. Invece, dietro quella spontaneità si nasconde una sorprendente solidità. Ecco che i brani scorrono con naturalezza, senza mai perdere equilibrio o coerenza.
Le influenze si sentono, ma gli Zeup non si limitano a imitarle: le assorbono, le reinterpretano, e le restituiscono con un piglio personale e istintivo, come se quel linguaggio fosse sempre appartenuto a loro.
''Mammals'' è un album che ti riporta all’essenza del rock: il suonare insieme, senza filtri e senza maschere.
Il brano che apre l’album, ''River of Tears'', ha come punto di forza l’immediatezza dei riff potenti, mentre con ''Exit'' gli Zeup virano verso un’atmosfera più riflessiva, creata dai bellissimi giri di basso e dalla chitarra che crea tensione.
''Escape'', di oltre 7 min, è la traccia più aperta, il cuore pulsante di ''Mammals''. E’ il brano che più di tutti svela il potenziale della band, capace di costruire atmosfere, di osare con la durata e di dare al proprio linguaggio stoner una dimensione quasi meditativa.
L’ultimo brano ''In Real life'' chiude solidamente, e si dimostra la coerente conclusione del viaggio dal mood riflessivo.
''Mammals'' non vuole essere un manifesto, ma il promemoria che ci ricorda che il rock, quello vero, non ha bisogno di reinventarsi per restare vivo. In un’epoca in cui tutto sembra voler stupire, gli Zeup scelgono di ricordarci quanto possa essere potente la semplicità e lo fanno con un album che non urla, ma vibra. Voto 7,5. (Tatiana Lucarini)