ENRICO PIERANUNZI TRIO & ORCH.I POMERIGGI MUSICALI "Improclassica"
(2025 )
Il grande pianista, compositore, arrangiatore e jazzista Enrico Pieranunzi, che già abbiamo incontrato in passato qui su Music Map, non si preclude nemmeno stavolta la curiosità musicale, nonostante l'anagrafe tradisca i suoi 76 anni.
''Improclassica'' è molto più di un semplice album: è un progetto artistico ambizioso e raffinato che fonde con maestria il mondo della musica classica con quello dell’improvvisazione jazz.
Registrato dal vivo al Teatro Dal Verme di Milano, il disco vede protagonista il trio di Pieranunzi – con Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria – affiancato dall’orchestra I Pomeriggi Musicali, diretta da Michele Corcella.
Il titolo stesso, "Improclassica", è una dichiarazione di intenti: un neologismo che racchiude l’essenza del progetto, ovvero l’incontro tra la struttura rigorosa della musica classica e la libertà espressiva dell’improvvisazione jazzistica.
Pieranunzi si ispira alla filosofia della Third Stream teorizzata da Gunther Schuller, cercando un equilibrio tra scrittura e spontaneità, tra impianto sinfonico e urgenza creativa. Il repertorio attraversa secoli di musica, da Bach a Debussy, da Schumann a Satie e Milhaud, reinterpretati con rispetto e audacia.
I temi classici non vengono semplicemente citati, ma trasformati in veri e propri “personaggi teatrali”, che cambiano abito e identità nel corso dell’esecuzione, sorprendendo l’ascoltatore con metamorfosi continue.
La partitura orchestrale non è mai decorativa, ma parte integrante del discorso musicale. Ogni intervento è calibrato, ogni colore sonoro è disposto con cura, e le progressioni armoniche si innestano nel gesto pianistico con naturalezza.
Il risultato è una geometria timbrica che alterna rigore e libertà, in cui il contrappunto diventa strumento di dialogo tra i linguaggi. Pieranunzi dimostra ancora una volta la sua maestria nel costruire ponti tra mondi musicali, regalando nuova vita a capolavori del passato e dimostrando che l’improvvisazione può abitare anche il regno della musica classica.
Il disco è un viaggio sonoro coinvolgente, che invita l’ascoltatore a partecipare attivamente, seguendo le trasformazioni dei temi con curiosità e stupore. (Andrea Rossi)