LUIGI MARTINALE QUARTET "Invisible cities"
(2025 )
“Invisible Cities” è il nuovo album del Quartetto capitanato da Luigi Martinale in collaborazione con un ensemble d’archi formato da giovani laureati del Conservatorio G. F. Ghedini di Cuneo.
Come evocato dal titolo, il progetto è ispirato a “Le città invisibili”, romanzo scritto da Italo Calvino nel 1972, e comprende otto brani inediti, interamente scritti e arrangiati da Luigi Martinale.
Sul piano meramente musicale, il disco rappresenta il punto di contatto fra le ordinate improvvisazioni jazz della formazione classica, con pianoforte, sax, contrabbasso e batteria, che incontrano il rigore del classicismo e della scrittura orchestrale.
In questo gioco di contrasti ed equilibri ostinatamente fragili risiede tutta la forza di “Invisible Cities”: i movimenti sono eleganti, le pulsioni improvvisative sempre posate e mai eccessive per potersi stagliare perfettamente sullo sfondo d’archi.
Si esalta così l’eleganza degli arrangiamenti senza rinunciare alla dolcezza di momenti più melodici e a qualche espressione solistica, per cui resta comunque un certo margine d’azione.
Il disco riesce, in qualche modo, a restituire le ambientazioni e le sensazioni del romanzo, in un ibrido tra jazz e musica classica dal notevole lirismo e in grado di conservare coesione per tutta la sua durata.
“Invisible Cities” è un lavoro che coniuga coraggio e ambizione: difficile da etichettare con un genere, ma destinato a scaldare i cuori dei fedeli del jazz e della musica da camera, in un viaggio che è musicale e letterario allo stesso tempo. (Piergiuseppe Lippolis)