recensioni dischi
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NAIMA QUARTET  "M'ha fatta l'amore"
   (2025 )

Questo disco d'esordio del Naima Quartet fa emergere subito tre caratteristiche ben definite che ne rendono alta la caratura musicale.

La prima è che la coppia artistica e nella vita formata dal pianista Claudio D'Amato e dalla cantante Maria Donata Candeloro esprime una passione ed un affiatamento non comuni.

La seconda è la scelta dei brani che, sette in tutto (cinque celebri standard jazz e due originali), denota una ricerca musicale innovativa pur non discostandosi molto dalla tradizione.

La terza è il consolidato percorso che, dalla nascita del quartetto con al contrabbasso Vincenzo Quirico ed alla batteria Giuseppe Venditti, ha forgiato un combo compatto e ben "a fuoco" sul genere proposto.

Gli standard reinterpretati, fra cui spicca la Chapliniana "Smile", non sono stravolti ma mantenuti nei loro canoni jazz riconoscibili, su cui si innesta la suadente ed elegante voce sostenuta da raffinati arrangiamenti ritmico/armonici, da cui talvolta sia il piano che il contrabbasso si staccano in dialoghi mai invasivi o pedissequamente virtuosistici.

Il drumming è costante e discreto, il "mood" generale consiste in atmosfere soffuse ma garbatamente vivaci che portano ad un ascolto attento e riflessivo.

Il tocco pianistico di Claudio D'Amato è nitido ed agile capace di fraseggi veloci ma intensi e ben si sposa (.....!) con la vocalità di Maria Donata Candeloro.

A questo riguardo cito i brani terzo e settimo in scaletta, rispettivamente "September in the rain" e "Centerpiece" che rappresentano al meglio quanto sopra descritto. Sono molto interessanti anche le due tracce originali ("M'ha fatta l'amore" e "Sono quella che sono") con in evidenza la melodia con influenze lusitane ed il testo tratto dalla poetica di Prévert.

Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)