HATESEED "Rising through decay"
(2025 )
Il nuovo lavoro degli italianissimi Hateseed è un viaggio sonoro che non lascia scampo: un disco che trasuda rabbia, ma con una lucidità compositiva che lo eleva oltre il semplice sfogo.
''Rising Through Decay'', uscito dopo il debut EP del 2023, è un titolo emblematico: la band affronta il tema della rinascita attraverso la distruzione, e lo fa con un sound che mescola brutalità e atmosfere decadenti, a guisa di Obituary o Pantera.
Le chitarre sono taglienti, spesso dissonanti, ma mai caotiche: ogni riff sembra costruito per evocare tensione e inquietudine. La sezione ritmica è una macchina da guerra, con blast beat che si alternano a groove più pesanti, creando un dinamismo che tiene alta l’attenzione dall’inizio alla fine.
La voce, abrasiva e disperata, è il collante emotivo del disco: non cerca melodia, ma trasmette un’urgenza viscerale. Dal punto di vista della produzione, il suono è sporco quanto basta per mantenere l’impatto raw, ma con una chiarezza che permette di cogliere i dettagli.
Non è probabilmente un album che punta a piacere a tutti: è un manifesto di resistenza, un grido contro la stagnazione, e proprio per questo risulta autentico. Ascoltate il singolo "Pain Addiction", oppure l'opener "Strangled", e capirete cosa si intende.
In definitiva, ''Rising Through Decay'' è un’opera intensa, che piacerà a chi cerca nel metal estremo non solo violenza sonora, ma anche una narrazione di lotta e sopravvivenza.
Gli Hateseed confermano di avere una visione chiara e, soprattutto, il coraggio di portarla avanti senza compromessi. (Andrea Rossi)